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le VPN per la sicurezza online

​ Web3 fornirà più sfide di cybersecurity per sviluppatori e consumatori?

In foto: da Pixabay
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Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 12 mag 2022 17:17 ~ ultimo agg. 13 mag 19:32
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L’idea che sta alla base del Web3 è quella della democratizzazione della rete internet, che vuole quindi slegarsi dalle grandi realtà che invece gestiscono il web per come lo conosciamo oggi. La tecnologia su cui dovrebbe basarsi il Web3 è quella della blockchain oltre che dell’intelligenza artificiale. Web3 vuole creare un sistema completamente diverso rispetto al presente, con l’obiettivo di creare un nuovo ecosistema digitale, in cui i dati da te forniti da te durante la navigazione restino sempre in tuo possesso grazie anche a un sistema di transizioni completamente crittografate. Il Web3 è dunque un’evoluzione del web che unisce l’architettura tipica della prima era di internet, il Web 1.0, integrandolo con le possibilità del Web 2.0, che ha restituito esperienza uniche di condivisione, grazie anche al ruolo che hanno rivestito in questo senso le piattaforma di social network.

Il punto di differenziazione del Web 3.0 è che completamente decentralizzato, quindi la rete non è posseduta da nessuno e non ci sono autorità che possono prendere in carico il diritto di escluderti dall’accesso alla rete. La terza generazione di internet, basandosi sulla tecnologia blockchain, è completamente aperta e non ha bisogno di permessi. Questo è il vero punto di svolta rispetto al web come lo conosciamo fino a questo momento.

Internet, le VPN e il bisogno di sicurezza

Perché il Web3 possa svilupparsi e diventare il nuovo standard, ha bisogno innanzitutto che abbia le capacità di rispondere al bisogno di sicurezza tua e del resto degli internauti. Una necessità che si fa sempre più improrogabile, visto il diffondersi di soluzioni tecnologiche come la VPN, che hanno messo a punto questo scopo applicazioni per tutti i tuoi dispositivi. Le VPN, o rete private virtuali, infatti, rispondono alla domanda di sicurezza che milioni di persone ormai esigono e rivolgono a un internet più libero e democratico.

Nel periodo storico che stiamo vivendo, in cui ogni giorno viaggiano online miliardi di dati in entrata e in uscita dai nostri dispositivi, le VPN mettono in sicurezza le nostre informazioni criptandole e inviandole a un server posizionato virtualmente in una posizione diversa da quella in cui ci troviamo, rendendo in questo modo impossibile la nostra geolocalizzazione a chi, per secondi fini spesso criminosi, è interessato a intercettare ed entrare in possesso di dettagli che interessano a la nostra privacy.

Cosa serve al Web 3.0 per imporsi come nuovo standard

Oltre al tema di sicurezza, un altro fattore determinante per quello che sarà il futuro del Web3 e in generale di internet, è quello dell’accesso alla rete. Nonostante si parli in misura via via maggiore di temi come blockchain e democratizzazione del web, il punto di svolta per l’imporsi di un nuovo standard resta quello della facilità di accesso al nuovo modello di internet, che dovrà quantomeno essere paragonabile a quello che utilizziamo in questo momento. La grande sfida degli sviluppatori dunque è proprio questa: creare un ambiente che sia non solo sicuro, ma anche capace di superare le iniziali diffidenze del popolo degli internauti, rendendo più digeribili concetti che per il momento restano avvolti da una nube di incertezza e di dubbio. Proprio il funzionamento delle blockchain, legato così a doppio filo con quello delle criptovalute, deve essere reso più facilmente comprensibile alla maggior parte delle persone.