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Muore schiacciato dai bancali d’acqua, non si esclude l’omicidio colposo

i carabinieri durante i sopralluoghi (foto Migliorini)

Nessuna autopsia sul corpo di Umberto Sorrentino, il 47enne rimasto schiacciato lunedì notte, a Cattolica, sotto un pesantissimo bancale di acqua minerale mentre cercava di rubare alcune confezioni. Così ha deciso il sostituto procuratore Paolo Gengarelli, che non ha ravvisato la necessità di ulteriori accertamenti medici sul corpo di Sorrentino, dal momento che le telecamere posizionate sul retro del Conad del centro commerciale Diamante, hanno immortalato gli istanti fatali del crollo.

Dai filmati, infatti, emergerebbe in maniera chiara la dinamica della tragedia: il 47enne, prelevando alcune casse d’acqua alla base della catasta, avrebbe provocato il crollo dell’intero bancale, del peso di circa 9 quintali. Bancale che lo ha travolto senza lasciargli scampo.

Le relazioni dei carabinieri cattolichini intervenuti sul posto e quella dell’Ispettorato del Lavoro verranno ora analizzate dal magistrato titolare dell’indagine, chiamato a stabilire se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza e se, eventualmente, si possano configurare responsabilità penali nei confronti di terze persone. Se così fosse, il reato ipotizzato sarebbe quello di omicidio colposo.

L’area dove erano posizionati i bancali d’acqua – sul retro del supermercato, nella parte esterna – era accessibile a tutti e quindi chiunque avrebbe potuto raggiungerla, non solo Sorrentino. Un dettaglio, questo, che farebbe emergere una situazione di pericolo diffuso. Al momento non risultano persone iscritte nel registro degli indagati, ma non è escluso che il quadro possa cambiare una volta chiuse le indagini.