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persone con disabilità

Bando per inserimento lavorativo, le critiche di Crescere Insieme

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 27 apr 2022 17:30 ~ ultimo agg. 3 mag 15:51
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Scadrà il prossimo 3 maggio il bando della regione Emilia Romagna, Progetti per l’autonomia e l’inserimento al lavoro di giovani e adulti con disabilità. Una grande opportunità per molte persone, anche se il bando, secondo l’associazione riminese Crescere Insieme, presenta delle criticità.

Di seguito il comunicato stampa rilasciato in queste ore da Crescere Insieme:

La nostra Organizzazione, notoriamente attiva nell’ambito dell’inclusione sociale delle persone con disabilità con particolare attenzione alle politiche attive per il lavoro (promotrice e partner dei progetti “Marina C’Entro”, vincitore del premio regionale per la responsabilità sociale di impresa e l’innovazione sociale del 2017 e “Milleorti per la città”, vincitore del premio Innovatori Responsabili 2020 della Regione Emilia Romagna), non può che plaudire quando una Regione decide concretamente di sostenere Progetti per l’autonomia e l’inserimento al lavoro di giovani e adulti con disabilità. Ed è proprio ciò che la Regione Emilia Romagna ha voluto perseguire con un bando in scadenza il prossimo 3 maggio, attuativo della delibera di Giunta regionale n. 2185 del 20/12/2021.

Ci sono ben 3 milioni e mezzo per questi progetti i cui destinatari sono i giovani con disabilità certificata ai sensi della Legge n.104/92 e le persone disabili in cerca di lavoro iscritte al collocamento mirato secondo quanto previsto dalla Legge n. 68/1999.

Questi progetti potrebbero davvero permettere di sostenere quei percorsi di accompagnamento, di affiancamento, di mediazione di cui davvero si sente la necessità per rendere più efficace e continuativa l’inclusione lavorativa e la permanenza sul posto di lavoro. Lo sa bene anche la nostra organizzazione che questi obiettivi e principi operativamente persegue da anni, pur con scarsissime risorse e con impegno volontaristico.

Lo scenario e le prospettive sembrano quindi positive se non fosse per un grave cono d’ombra che finirà per comprimere le reali potenzialità del territorio e di molte organizzazioni.

Solo alcuni potranno accedere a quel bando: la FISH, la FAND e le organizzazioni loro affiliate. Solo le uniche due associazioni chiamate nel 2020 a sottoscrivere un protocollo con la regione.

Riteniamo la scelta iniqua e senz’altro miope: la Regione si autoesclude di fatto dall’opportunità di contare su un bacino molto più ampio di collaborazioni autorevoli, con esperienza e portatrici di capacità innovativa.

Crescere Insieme OdV pur essendo esclusa dalla partecipazione diretta a tale bando a causa della non adesione a FISH e FAND, ha scelto di non adire ad alcuna forma di ricorso amministrativo. Lo ha fatto per senso civico e per non creare ulteriori ritardi e danni ai potenziali beneficiari.

Tuttavia a qualche giorno dalla scadenza del bando non si può tacere rispetto a questa compressione del pluralismo, limitazione della partecipazione, discutibile discriminazione fra “figli e figliastri”. Ai primi saranno assegnati 3 milioni e mezzo. I secondi, pur in presenza di capacità ed esperienza, dovranno proseguire il loro impegno con risorse esigue ed estremamente limitate.

Riteniamo che la politica, la Giunta e il Consiglio debbano riflettere, pur a posteriori, sulle premesse e sui risvolti di questa scelta che costituisce un pericoloso precedente.