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davanti al centro civico

25 aprile a Verucchio. Sabba: non perdiamo la speranza nella forza buona dell'uomo

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 25 apr 2022 15:53
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Nella memoria dei verucchiesi è ancora vivo il ricordo di due celebrazioni del 25 aprile fatte in tempo di lockdown, in modo particolare quella del 2020 quando solo il sindaco Stefania Sabba, un esponente dell’Anpi si ritrovarono insieme al direttore di Rimini Classica Aldo Maria Zangheri che suonò con la viola ‘Bella Ciao’ dal centro di Piazza Europa, in diretta sui social. Questa mattina anche a Verucchio come in tatni altri comuni della provincia le celebrazioni sono tornate in presenza, con la partecipazione di tanti cittadini. Il programma che si è aperto alle 10.30 con il ritrovo proprio in Piazza XXV aprile a Villa Verucchio. Alle 11 ha fatto quindi il suo ritorno il corteo accompagnato dalla Banda Musicale Città di Verucchio e alle 11.30 si è tenuta la commemorazione davanti al Centro Civico con il discorso della sindaca Sabba che di fronte alla guerra che ha colpito anche la nostra Europa ha detto : “non perdiamo la speranza nella forza buona dell’uomo e nella sua capacità di costruire un mondo libero e democratico, non perdiamo la speranza nella Resistenza“.

 

Il discorso del sindaco:

“Buongiorno a tutti voi e ben trovati! Da oramai 77 anni il popolo italiano, e anche noi a Verucchio, celebriamo ogni 25 aprile, la giornata della Liberazione per festeggiare la fine dell’occupazione nazifascista, la liberazione dall’oppressore. E così è anche quest’anno … ma quest’anno lo facciamo con un grandissimo peso sul cuore. Quest’anno finalmente riprendiamo le celebrazioni insieme, dopo due anni di commemorazioni on line e avrebbe dovuto essere una vera festa, grazie anche alla presenza sempre preziosa della banda città di Verucchio che ringrazio, delle autorità civili e religiose che sostengono questa festa, agli amici dell’Anpi ed a voi cittadini grandi e piccini qui insieme a noi. Il senso e l’obiettivo di questa giornata, di queste commemorazioni, è quello di mantenere viva la memoria, di non dimenticare, di far sì che gli orrori del passato ci aiutino a non commetterne altri. Impariamo dal passato, ci ripetiamo ogni anno, impariamo a non ripetere gli errori di chi ci ha preceduto. Ma quest’anno è difficile condividerci questo messaggio: il mondo da anni è cosparso di tanti focolai bellici più o meno vicini e in questo 2022 appena cominciato, da due mesi esatti, la guerra è tornata a colpire al cuore anche la nostra Europa.

L’invasione russa dell’Ucraina fa tremare l’intero pianeta, i media ci trasmettono immagini che speravamo di non vedere mai, anche il nostro paese ha accolto donne e bambini che fuggiti da quelle terre martoriate per mettere in salvo la loro vita, ci raccontano di bombe, missili, morti per strada e case distrutte, i sacrifici di una vita andati in frantumi. Un po’ i racconti che ci hanno riportato i nostri nonni, ancora con il terrore negli occhi dopo decenni dalla fine della seconda guerra mondiale: le bombe, i rifugi, le sirene … pare proprio che l’uomo non voglia imparare l’importanza della pace, della solidarietà, della pacifica convivenza, del dialogo. Per questo quest’anno più che mai è importante essere qui: non perdiamo la speranza di un mondo migliore, non perdiamo la speranza nella forza buona dell’uomo e nella sua capacità di costruire un mondo libero e democratico, non perdiamo la speranza nella Resistenza. E’ questo messaggio di speranza e fiducia che voglio lanciare a tutti voi in questa Festa della Liberazione ed insieme al ricordo, alla riconoscenza verso chi ha perso la vita per costruire un mondo migliore, insieme alla memoria, alla grande lezione che sono per tutti noi il passato e la storia … celebriamo oggi anche la consapevolezza dell’importanza della pace, la consapevolezza che una volta conquistata la pace, questa non è per sempre, va coltivata, praticata, pretesa e difesa ogni giorno, da ciascuno di noi, … nelle piccole e grandi cose.

Grazie quindi a tutti voi intervenuti in questa mattina di festa e viva la Liberazione, viva la Resistenza contro ogni sopruso, ogni violenza, ogni guerra, viva la pace! Buon 25 aprile a tutti!”.