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superare lo spontaneismo

Ucraina, accoglienza e sostegno da coordinare: il primo incontro in Prefettura

In foto: l'incontro di oggi (@newsrimini)
l'incontro di oggi (@newsrimini)
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 3 mar 2022 13:38 ~ ultimo agg. 4 mar 11:01
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Un primo confronto per mettere ordine sulle necessità e le possibili risposte da parte del territorio all’emergenza ucraina. Questa mattina in Prefettura a Rimini si è svolto un incontro tra il Prefetto Forlenza, rappresentanti della comunità ucraina, sindaci e assessori dei comuni della provincia, il Questore e i rappresentanti delle forze dell’ordine e della Diocesi. Dopo i primi giorni comprensibilmente caratterizzati da tante iniziative di accoglienza e sostegno spontanee ma in ordine sparso, c’è infatti la necessità di avviare un percorso coordinato attraverso canali istituzionali.  I singoli comuni hanno presentato le opportunità di accoglienza attivabili nei loro territori, chiedendo a loro volta indicazioni su come muoversi.

Il Prefetto ha spiegato che l’accoglienza finanziata da risorse pubbliche potrà essere assolta attraverso:
– i centri di accoglienza straordinaria (CAS), con ampliamento delle possibilità per le associazioni che a suo tempo sono risultate essere aggiudicatarie del bando pubblico per la gestione dei migranti;
– il sistema di accoglienza e integrazione (SAI) finanziato dallo Stato e gestito dai Comuni che vi aderiscono o intendono farlo.
– la stipula di una Convenzione tra Prefettura e Comune per una diretta gestione dei profughi anche attraverso le associazioni o i privati ai sensi dell’art.15 della Legge 241/90.

“Si è registrata una grande disponibilità degli enti locali e delle associazioni che abbiamo convocato per offrire ai profughi che arrivano dall’Ucraina un’ospitalità adeguata – ha detto al termine dell’incontro il Prefetto Forlenzai livelli di ospitalità che la Prefettura potrà porre in essere sono quelli di ampliare i posti nei centri di accoglienza straordinari. Sono stati inoltre sensibilizzati i sindaci a implementare le reti del sistema di accoglienza e integrazione, che è una rete di accoglienza di secondo livello, ed è stata anche sollecitata la stipula di convenzioni tra Prefettura e comuni per gestire al meglio l’accoglienza di questi profughi”.

Difficile dare numeri precisi sui profughi presenti, perché gli arrivi sono continui. Ma l’intenzione è quella di avviare un monitoraggio costante: “Dovranno essere comunicati in Prefettura i nomi degli ucraini presenti nei rispettivi territori, sia per consentire un monitoraggio da parte nostra sia per consentire poi ai sindaci di segnalare il numeri dei cittadini presenti alle Asl che dovranno prenderli in carico per il relativo screening sanitario”. I Comuni, anche attraverso la collaborazione della stessa comunità ucraina che nel territorio provinciale conta oltre 5.000 unità, sono invitati a riferire gli estremi delle persone accolte alla mail immigrazione.pref_rimini@interno.it

I cittadini ucraini già in provincia possono fare riferimento a don Viktor Dvykalyuk dell’Esarcato Apostolico competente per Rimini, Ravenna e San Marino che risponde al telefono 3804333279 oppure alla mail viktor_uk@yahoo.com 

Si cercherà di favorire, sul piano dell’istruzione, l’assolvimento degli obblighi scolastici dei bambini e, sul versante sanitario, l’accesso al servizio sanitario nazionale, anche in tema di Covid. Raccogliendo l’indicazione sia del rappresentante della Diocesi che di quello della Comunità ucraina, il Prefetto invita inoltre tutti i cittadini a far riferimento ad Associazioni riconosciute su un piano internazionale e/o nazionale come ad esempio Croce Rossa Italiana e Caritas che, peraltro, hanno sedi riconosciute anche in Ucraina. Soprattutto in questa fase c’è il rischio che dietro lo spontaneismo delle raccolte si nascondano anche fini di profitto e non umanitari.

Già oggi ci sarà un incontro tra tutti i prefetti emiliano romagnoli e domani un incontro con la Regione, con gli enti riminesi ci sarà un nuovo appuntamento la prossima settimana per verificare lo stato di attuazione e per aggiornamenti.