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giovedì 18 aprile 2024
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San Marino-Lettonia 0-0

Si esulta ancora allo Stadium: l'Under 21 ritrova il risultato dopo sette anni

In foto: ©FSGC/Pruccoli
©FSGC/Pruccoli
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
mar 29 mar 2022 23:32
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Under 21, qualificazioni ad Euro 2023 | San Marino-Lettonia 0-0

IL TABELLINO
SAN MARINO [3-5-2]: De Angelis; Moretti, Matteoni (dal 69’ Tomassini), Tosi; Franciosi, Ciacci (dal 60’ Toccaceli), Dolcini, Capicchioni (dall’82’ Valentini), Contadini (dall’82’ Rastelli); Lazzari (dal 69’ Cecchetti), Pancotti. A disposizione: Terenzi, Babboni, Valentini, Rastelli, Zannoni, Pasolini. Allenatore: Matteo Cecchetti.

LETTONIA [4-4-2]: Beks; Zeņģis (dall’87’ Kalniņš,), Toņiševs, Veips, Iļjins; Ķiršs (dal 61’ Dašķevičs), Meļņiks, Vapne, Bočs (dal 74’ Stepanovs); Lūsiņš, Šits. A disposizione: Soloha, Uldriķis, Fedorovičs, Jaunarājs-Janvāris. Zelmanis. Allenatore: Aleksandrs Basovs.

Arbitro: Luis Miguel Do Nascimento Teixeira (POR).
Assistenti: Bruno Filipe Parente Fernandes (POR), Joan Guiu Serra (AND).
Quarto ufficiale: Rui Miguel Maciel De Queiros (AND).

Ammoniti: Capicchioni, Toņiševs, Tosi, Pancotti.

CRONACA E COMMENTO
Il San Marino Stadium continua a regalare emozioni. Dopo il gol di Fabbri con la Nazionale maggiore, stasera tocca all’Under 21 aggiornare i propri numeri storici. I Biancoazzurrini ritrovano un risultato positivo che mancava dal 16 luglio 2015, data di Estonia-San Marino 0-0. Non pochi i punti di contatto con questa sera: identico punteggio, avversario sempre baltico. Anziché l’Estonia, però, davanti ai ragazzi di casa c’era la Lettonia, dirimpettaio di classifica della formazione allenata da Matteo Cecchetti. E proprio il CT è l’altro grande motivo storico della serata: per lui questa era la serata debutto casalingo. Rispetto al debutto assoluto, quello di giovedì in casa dell’Ungheria, il tecnico sammarinese – oramai divenuto specialista in materia di risultati internazionali – conferma otto dei titolari. Le novità sono rappresentate da Franciosi, al rientro dalla squalifica, da Contadini e da Lazzari, classe 2003 ritrovatosi a saldare in un unicum la prima convocazione e la prima presenza assoluta con l’Under 21, per di più da titolare. È lui ad affiancare Pancotti nel tandem d’attacco della formazione di casa.

I Biancoazzurrini giocano un primo tempo encomiabile, nel quale risaltano in modo particolare i primi 25’, vissuti con furia lucida. Furiosa è la pressione, anche molto alta, portata alle linee della Lettonia, e lucidissima è la gestione degli spazi e dei tempi di gioco, con i reparti sempre corti e ordinati e una Lettonia ritrovatasi costretta a forzare giocate che quasi mai vanno a buon fine, lei che aveva – non a caso – costruito la vittoria dell’andata con l’arma dei contropiede. Cecchetti lo sa perfettamente e dunque il primo compito dei giovani Titani è quello di non farsi prendere alle spalle. Consegne rispettate alla lettera. E non solo: la Nazionale di casa si spinge subito molto avanti, cercando di sorprendere la squadra ospite anche nell’atteggiamento. Lorenzo Lazzari mette in mostra tutta la propria voglia di ben figurare all’esordio, alternando qualità tecniche a sana “garra”. È proprio il giovanissimo attaccante a cercare per primo la porta di Beks con un tiro dalla distanza che finisce alto sulla traversa. Poco dopo, Capicchioni cerca Lazzari che scappa sul fondo e, a memoria, cerca compagni in area, che però tardano all’appuntamento: Beks blocca a terra. La Lettonia si vede, anzi si intravede in avanti con la caduta in area di Šits, che richiede un rigore che non c’è. San Marino riprende subito il tema offensivo, conquistando con il caparbio Franciosi una punizione avanzata e laterale, che Tosi calcia direttamente verso la porta, trovando la para agevole di Beks. Passano pochi minuti ed è Lazzari, grazie alla pressione altissima su Meļņiks, a portare a casa una interessantissima punizione dal vertice alto. Stavolta batte Capicchioni, che cerca il palo lungo calciando a piena potenza: palla alta. La Nazionale biancoazzurra resta in zona e pochissimo dopo si ritaglia lo spazio per un traversone molto insidioso: come prima Lazzari, Franciosi non trova compagni in area. La Lettonia tenta un break con la lunga sgroppata di Lūsiņš il quale, entrato in area, deve arrendersi al takle perfetto di Matteoni, che prende solo palla e poi esulta come dopo aver segnato un gol. In effetti i duelli individuali vinti in gran quantità sono un’altra medaglia sul petto dei Titani in un primo tempo che, ad un certo punto, pretende però il suo dazio in termini di gestione delle forze. I Titani, costretti fisiologicamente a respirare dopo 25’ giocati a tutta, subiscono il ritorno della Lettonia. Che al 29’ si dilapida una palla gol clamorosa, ancorché sporca: Šits si arrampica su Tosi ai limiti del fallo nel tentativo di intercettare un cross da sinistra; la palla diventa buona sia per il numero 9 che per Lūsiņš, e nella carambola che ne consegue è proprio Šits a ritrovarsi un pallone d’oro dentro l’area piccola, ma manca clamorosamente il bersaglio complice una deviazione. Dopo il tiro di Ķiršs controllato senza problemi da De Angelis, Ciacci indovina un destro clamoroso dal limite che si insacca all’incrocio e che calamita gli applausi del pubblico di casa: purtroppo per i Titani, però, la gioia resta solo platonica perché il gioco era già stato fermato per un fallo subìto da Meļņiks. In ogni caso, questo è un ulteriore segnale della voglia dei ragazzi di casa di tornare a comandare le operazioni. E l’intenzione diventa azione negli ultimi 5’ prima dell’intervallo, lasso che vede San Marino tornare in cattedra e anche costruire una bella occasione sull’asse Lazzari-Pancotti: il primo mette tutta la propria qualità nel controllo palla e nell’armare il mancino del secondo, che scivola sul più bello destinato la conclusione, suo malgrado, molto lontano dallo specchio.

Allo start della ripresa non ci sono novità nei due undici. La Lettonia parte più convinta e al 47’ spaventa la retroguardia di casa con la punizione affilata di Vapne, sulla quale è provvidenziale l’intervento di Franciosi a fermare in area piccola Šits. Sull’angolo che ne consegue, decisiva l’uscita coi pugni di De Angelis, particolarmente significativa se si considera che nella gara di Budapest, appena cinque giorni fa, l’estremo biancoazzurro era stato accompagnato al pronto soccorso per aver subito un tremendo calcio in viso da un avversario. Al coraggio mostrato dal numero 1 si allineano prontamente i compagni, che si riversano in avanti alla ricerca della verve del primo tempo. In questa fase non ci sono pericoli però per la porta di Beks, mentre molto insidiosa è la Lettonia sui soliti piazzati: due angoli mettono apprensione alla retroguardia di casa, specie quello all’ora di gioco, quando Veips si libera della marcatura e prova a incornare di potenza verso la porta di De Angelis, fallendo l’intento. In mezzo ai due corner anche il destro al limite di Vapne, troppo strozzato per fare male a De Angelis. Al 60’ finisce la partita di Ciacci, rilevato da Toccaceli. Poco dopo, ottima l’apertura di Pancotti per l’accorrente Contadini, che ingaggia un uno contro tutti arrivando a ritagliarsi lo spazio per esplodere il sinistro, interessante ma fuori misura. Intanto la spia rossa della riserva si accende per Matteoni e Lazzari, richiamati per Tomassini e Cecchetti. Da un piccolo parapiglia a centrocampo originano i gialli in sequenza di Capicchioni, Toņiševs e Tosi. Sul piano del gioco, la Lettonia torna a farsi vedere nell’area sammarinese con il colpo di testa su angolo di Meļņiks, alto, e soprattutto con l’occasionissima di Veips sugli sviluppi di una punizione: strepitoso da terra De Angelis, che rimedia così all’incertezza da cui era originata la stessa opportunità del difensore ospite. Negli ultimi 10’ altre energie calanti e altri cambi per Cecchetti: dentro Rastelli e Valentini per gli stremati Capicchioni e Contadini. Il finale è di gestione: faticosa, lunga ma ordinata. I Titani non ne hanno più per cercare la porta ospite, ma ne hanno per resistere alle ultime folate lettoni. Moretti è monumentale nel fermare Šits lanciato a rete con un intervento perfetto per pulizia, determinazione e tempismo. Mancavano 3’ al 90’ e sarebbe stato un colpo letale, oltre che estremamente ingiusto per la prova offerta dai Titani. L’ultimo tentativo della squadra di Basovs è in un tiro dal limite di Lūsiņš, insidioso ma fuori misura. Cinque minuti addizionali vengono concessi dal direttore di gara portoghese, ma nonostante la grande entità, il recupero non riserva soprese amare ai ragazzi di Cecchetti anche perché al 90+2’ De Angelis è perfetto nel deviare l’affilato traversone di Dašķevičs, che avrebbe potuto creare seri problemi nella zona più delicata del campo. Non serviranno altri interventi del portiere di casa: al triplice fischio, la Nazionale Under 21 può esultare per aver risultato che mancava da quasi sette anni. Giusto premio per i generosissimi Titani, adeguatamente applauditi dal pubblico all’uscita dal campo.

FSGC | Ufficio Stampa

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