La guerra infligge un duro colpo al Fellini: "Così perdiamo 50 voli a settimana"

I riflessi della guerra in Ucraina investono inevitabilmente anche l’aeroporto Fellini di Rimini, che per bocca dell’ ad di Ariminum, Leonardo Corbucci, annuncia perdite pesanti in tema di voli e passeggeri. “Erano in programma 10 voli a settimana dall’Ucraina e una quarantina dalla Russia, per un totale di circa 300 mila passeggeri solo per questi due mercati nel 2022. Se a questi aggiungiamo i circa 130-140 mila passeggeri di Ryanair e altre compagnie cn cui abbiamo stretto accordi, avremmo addirittura superato i numeri del 2019. Invece quanto sta accadendo in Ucraina ci costringe a rivedere i nostri piani”, dice Corbucci. Che, in 8 anni finora di gestione dell’aeroporto, ha dovuto fare i conti prima con la pandemia e ora con la guerra.
“Senza la guerra – prosegue Corbucci – sarebbero arrivati a Rimini centinaia di migliaia di russi, anche perché abbiamo portato al Fellini le principali compagnie di linea russe. Una delle più grandi e prestigiose siamo in attesa di annunciarla ormai da due mesi… Attualmente il giornaliero da Mosca con Pobeda è stato spostato al primo giugno, perdendo così i primi tre mesi, ma è chiaro che fare previsioni diventa impossibile”.
Nonostante tutto, però, Airiminum, che ha in concessione lo scalo riminese fino al 2050, crede fortemente nel suo rilancio. Non a caso il 18 febbraio sono stati avviati i lavori di adeguamento della pista e di alcune aree di manovra alla nuova normativa comunitaria, e al contempo sono partiti anche gli interventi di riqualificazione all’interno del terminal, in modo da renderlo più gradevole e accogliente per i passeggeri.
“Questa è la prima tranche dei 24 milioni del piano d’investimento presentato ad Enac”, illustra Corbucci mentre in pista prosegue senza sosta il viavai di camion e ruspe. “Grazie a questi interventi gli aerei di grandi dimensioni avranno una spazio di manovra maggiore e aree parcheggio più grandi, dove le ditte stanno procedendo ad un’opera di consolidamento strutturale del terreno”. La conclusione dei lavori è prevista per il 21 marzo, mentre il 27 marzo dovrebbe atterrare il primo volo del 2022 da Cracovia: “Speriamo sia il primo di una lunga serie”, è l’auspico di Corbucci. Gli scongiuri sono d’obbligo.
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