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3600 interviste

I viaggiatori danno il voto al TPL. Diversi sette ma anche qualche insufficienza

In foto: un autobus Start Romagna
un autobus Start Romagna
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 24 mar 2022 16:11
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Diversi sette, alcuni sei, ma anche qualche insufficienza. Sono, in sintesi i dati che emergono dall’“indagine di customer satisfaction” sui servizi di Trasporto Pubblico Locale della Romagna. I risultati della ricerca promossa da AMR e curata da CSA Research sono stati presentati il 22 marzo nella Sala del Museo della Marineria di Cesenatico. A differenza del 2020, il 2021 ha visto il ritorno ad una rilevazione nella sua modalità tradizionale (interviste a bordo ed alle fermate), per un totale di oltre 3.600 interviste a utenti.

L’identikit del viaggiatore torna ad essere simile al periodo pre pandemico: si rileva una maggiore presenza femminile, più giovani, sebbene ancora in misura inferiore al 2019, e la diminuzione della percentuale di over 60 e pensionati rispetto al 2020. Prevalgono i viaggiatori italiani  ma risale anche il numero degli stranieri, in particolare nel riminese. La percentuale più alta di non italiani si registra nel servizio Extraurbano di Rimini (35,7%). Per lo più si tratta di lavoratori sui bus urbani di Cesena e Ravenna e nell’Extraurbano di Rimini mentre ci sono più studenti nei servizi Urbani di Forlì e Rimini (48% in quest’ultimo) e in quelli Extraurbani di Forlì-Cesena e Ravenna. Il maggiore numero di anziani lo si ha ne servizio urbano di Forlì. I laureati sono più presenti della media nel servizio urbano di Cesena e nell’Extraurbano di Forlì-Cesena (che registrano una presenza superiore alla media anche di liberi professionisti e imprenditori), mentre la licenza media inferiore registra le percentuali più alte nei servizi Extraurbani di Ravenna e Urbani di Rimini.

L’uso del tpl: nel 2021, ed in analogia con i dati pre-covid del 2019, tutti i servizi registrano un buon livello di utilizzo settimanale, sebbene non assiduo; l’uso giornaliero (5 – 7 giorni a settimana), risulta maggioritario nei servizi Urbani di Forlì e Rimini mentre negli altri servizi prevale l’utilizzo in più giornate durante la settimana, fino ad un massimo di 3-4. Risale la percentuale di utenti che utilizza l’abbonamento, con le percentuali più alte nei servizi Urbano di Forlì (78,5%) e Urbano di Rimini (75,8%). L’uso dei biglietti di corsa semplice raggiunge (o supera di poco) il 35% nei servizi Urbano di Cesena, Urbano di Ravenna ed Extraurbano di Rimini. L’utilizzo dei servizi per motivi di studio non raggiunge il dato 2019; la quota di spostamenti per motivi non sistematici (servizi e svago) è maggiore nei servizi urbani di Forlì e Cesena e nel servizio Extraurbano di Rimini.

Per quello che riguarda i voti gli utenti sono stati chiamati a valutare 6 “macrofattori”: il servizio, quali la sua organizzazione, il comfort di viaggio, la attenzione verso il cliente, il personale delle aziende, il servizio reclami, la attenzione alle problematiche ambientali. I giudizi si confermano in generale sufficienti e discreti sui 6 macrofattori, con diverse criticità, però, per il servizio reclami. Emergono il miglioramento di alcuni giudizi sui servizi urbani di Forlì  e di Rimini (servizio reclami, attenzione al cliente e, in particolare, l’attenzione alle problematiche
ambientali, verosimilmente correlata con l’introduzione del servizio elettrico MetroMare).

 

L’indagine prevedeva anche un approfondimento su emergenza covid e TPL: il 74,% di viaggiatori sostiene di utilizzare il trasporto pubblico come nel periodo precedente la pandemia (nell’autunno 2020 lo stesso dato era del 63,2%). Gli utilizzatori che denunciano un minor uso dei mezzi pubblici (19,6%), lamentano nella metà dei casi le insufficienti misure anticontagio e il minore senso di sicurezza nell’uso dei servizi. A livello generale, comunque, il campione intervistato percepisce una più che sufficiente sicurezza a bordo e alle fermate, con
un giudizio medio di 6,8.