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'Da maggioranza arrogante chiusura'

Comunità energetiche. Lisi e Brunori: replica di Carminucci è fuorviante

In foto: Gloria Lisi e Stefano Brunori
Gloria Lisi e Stefano Brunori
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 4 mar 2022 19:13
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Prosegue la polemica tra il gruppo Gloria Lisi per Rimini e la maggioranza dopo la bocciatura dell’ordine del giorno del consigliere Brunori sulla proposta dell’istituzione a Rimini delle comunità energetiche. Alla replica di Edoardo Carminucci del PD rispondono, a stretto giro, i  consiglieri Lisi e Brunori:

“Fermo restando che non possiamo non rilevare che dopo oltre 4 mesi di silenzio un consigliere comunale di maggioranza ha finalmente deciso di uscire dal mutismo a cui tutti loro ci hanno abituato in Consiglio comunale, vorremmo cordialmente precisare al consigliere Carminucci che il regolamento del Consiglio comunale, all’art 19 che disciplina le “Proposte di deliberazione”,  al comma 3 segnatamente, recita: “Se la proposta è accolta dal Consiglio, il Sindaco ne cura la trasmissione all’ufficio comunale competente per l’istruttoria, che dovrà essere completata entro trenta giorni, dopodiché il Presidente iscrive la proposta, all’ordine del giorno del primo consiglio utile per la trattazione e la votazione definitiva”.
Sostenere quindi come fa il Consigliere Carminucci che la nostra proposta se fosse stata approvata, sarebbe stata di per sé vincolante è assolutamente fuorviante.  In realtà l’approvazione in Consiglio avrebbe invece avuto la natura di indirizzo politico che autorizzava il Sindaco ad avviare un’istruttoria, il cui esito sarebbe stato oggetto successivamente di una  votazione in Consiglio comunale, votazione tra l’altro aperta anche ad eventuali emendamenti.
Detto questo, sarebbe piuttosto il caso, visto che l’argomento delle Comunità energetiche riveste un sempre più ineludibile carattere d’interesse per la città e la sua economia, di avviare al più presto un percorso di fattibilità tecnica e normativa. Un percorso sul quale noi come Lista Civica non faremmo mancare il nostro costruttivo contributo e sul quale ci piacerebbe poter coinvolgere anche figure istituzionali nazionali”.
Un invito che speriamo non raccolga lo stesso sterile e arrogante atteggiamento di chiusura che da quattro mesi accompagna ogni nostra proposta”.