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L'odg della discordia

Comunità energetiche. Carminucci (PD) risponde a Brunori e Lisi: problema di metodo

In foto: Edoardo Carminucci
Edoardo Carminucci
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 4 mar 2022 12:28
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Alle accuse dei consiglieri Lisi e Brunori del Gruppo Gloria Lisi per Rimini sulla mancata approvazione dell’ordine del giorno sul tema delle comunità energetiche (vedi notizia) risponde per la maggioranza consiliare Edoardo Carminucci del PD. Non sono sbagliati i contenuti della proposta, spiega, ma il metodo: un testo unilaterale vincolerebbe l’Amministrazione Comunale a seguire schemi rigidi e non integrati nella progettualità in corso.

“I gruppi di maggioranza del consiglio comunale di Rimini condividono l’importanza del tema sollevato dall’odg dei consiglieri Lisi e Murano Brunori ma non possono che censurarne il metodo unilaterale che ha reso inaccettabile la sua approvazione. Siamo disponibili a lavorare assieme fin da subito a un testo condiviso basato sulla constatazione che l’amministrazione sta raggiungendo risultati concreti nella tutela ambientale e che il percorso è già avviato. Riconosciamo la fondamentale importanza delle comunità energetiche rinnovabili come strumento cruciale per una maggior produzione di energia da fonti rinnovabili in ambito urbano e per combattere la povertà energetica; tuttavia per quanto la proposta di deliberazione del consigliere Murano Brunori fosse condivisibile in vari punti, è stato sbagliato il metodo: con la presentazione di un testo unilaterale ai sensi dell’articolo 19 del Regolamento del Consiglio Comunale si vincola l’amministrazione a seguire uno schema rigido e non raccordato alle progettualità già in corso, ben chiare nella redazione e nell’implementazione del Piano D’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), nell’efficientamento energetico degli edifici pubblici, nella creazione di scuole “near zero energy building” e con tutta la serie di interventi anche di mitigazione o adattamento, come il proseguimento del Parco del Mare o il Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato. A questo si aggiungono anche gli obiettivi del Patto per il Lavoro e il Clima, volto a promuovere le azioni di contrasto al cambiamento climatico e di cui già il Comune di Rimini è sottoscrittore. Ben venga dunque un lavoro concertato e davvero costruttivo che non interpreti i molteplici cambiamenti di Rimini come quelli di una città al palo, ma di una città che si dota di strumenti all’avanguardia per innovazione e sostenibilità.”