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'Chiarire al più presto'

Caso 'sabato balilla'. L'assessore regionale alla Protezione Civile: inaccettabile

In foto: l'assessore Priolo
l'assessore Priolo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 7 mar 2022 13:09 ~ ultimo agg. 15:42
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Non si sgonfia il caso dell’invito a’ “sabato balilla” da una mail della Protezione Civile di Rimini, per una serie di esercitazioni in vista dell’adunata degli Alpini. Se l’Amministrazione Comunale ha già annunciato verifiche (vedi notizia), l’assessore regionale alla Protezione Civile Irene Priolo le sollecita a sua volta parlando di un invito “inaccettabile” e di una “pericolosa banalizzazione” che non può essere giustificata come un tentativo di fare ironia. A nome della Giunta, la Priolo esprime irritazione per quanto avvenuto.

Il post di Irene Priolo:
“L’invito del dirigente della Protezione Civile del Comune di Rimini al “sabato balilla”, rivolto agli aspiranti volontari, è INACCETTABILE.
Lo dico chiaramente.
Lo è perché offende la memoria di una città decorata con la Medaglia d’oro al Valor civile per il sangue versato e la distruzione subita nell’ultima guerra mondiale, una città che ha saputo scegliere aderendo convintamente alla lotta di Liberazione.
Sono sicura che anche l’Amministrazione comunale di Rimini non possa che condividere il mio pensiero.
È inqualificabile associare alla Protezione civile rigurgiti frutto di ignoranza e assenza di conoscenza. Le “ironie” in questo caso non sono ammesse, perché ritengo che rappresentino una pericolosa banalizzazione di ciò che è stato.
Credo di poter parlare a nome della Giunta della Regione Emilia Romagna nell’esprimere profonda irritazione per un’iniziativa che suscita giusta indignazione e che va condannata in modo netto.
Essere volontari di protezione civile significa dedicarsi con generosità e gratuità all’altro, a chi è in difficoltà e ha bisogno di aiuto. Significa fare della comunità la propria bandiera e stare dalla parte della libertà: l’esatto contrario dei messaggi veicolati dall’esperienza del ventennio fascista.
Il volontariato di protezione civile è uno dei volti migliori della nostra società e non merita di essere associato ad un passato tristissimo, ad un regime violento e dispotico. Sulla vicenda si deve chiarire al più presto: l’onorabilità della Protezione civile va preservata”.