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e delle parole di Rodari

Bimbi ucraini in arrivo a Riccione. Il palazzo del Turismo si colora di giallo-blu

In foto: manifestazione a Rimini per la pace
manifestazione a Rimini per la pace
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 2 mar 2022 14:46
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E’ attesa per domani in prefettura la riunione per l’ordine e la sicurezza pubblica, durante il quale verrà anche affrontato il tema dei profughi dall’Ucraina e la gestione organica degli aiuti. Intanto continuano le mobilitazione e le iniziative spontanee. A Riccione il comune è pronto a prendersi cura di cinque bimbi che arriveranno dall’Ucraina nelle prossime ore. “Una signora residente a Riccione mi ha contattato, attraverso un attivista delle nostre liste civiche, e mi ha annunciato l’arrivo di 5 bambini, alcuni sono suoi nipoti – spiega il vicesindaco Laura Gallici siamo attivati subito. In questo caso specifico non è l’alloggio il problema perché possono ricongiungersi con un parente in Italia, e quindi daremo assistenza per beni di prima necessità, come i viveri, attraverso l’Emporio Solidale di Riccione. Forniremo anche generi necessari come coperte e lenzuola attraverso i nostri Centri Diurni. Sono prime misure emergenziali e daremo una mano da subito come possiamo. Ma a questi bambini va garantita anche la scuola e un’assistenza pedagogica, per cui stiamo lavorando con Caritas e Papa Giovanni per una soluzione più organica, anche attraverso una convenzione per garantire alloggi e sistemazioni. L’obiettivo è che il Comune di Riccione fornisca un supporto attraverso le due organizzazioni. Siamo consapevoli che l’emergenza non sarà breve e che finché la guerra non cesserà dovremo tutti fare la nostra parte umanamente e amministrativamente. Sono certa che i riccionesi sapranno dare prova di grande solidarietà, uniti dallo spirito umanitario di una comunità che comprende cosa vuol dire fare sacrifici per un bene superiore. Sono anche sicura che i riccionesi sono già a lavoro per questo, ieri infatti mi ha anche contattato un cittadino per annunciarmi l’arrivo di due famiglie ucraine che necessitano di accoglienza. Riccione c’è e farà la sua parte con Caritas e Papa Giovanni, al fianco di coloro che hanno perso tutto“.

Come segno di solidarietà si accende di giallo-blu anche il palazzo del Turismo: “Riccione è una città di pace ed è contro tutte le guerre. E’ la città che ha fatto dell’ospitalità e della convivenza nelle regole e nella sicurezza un’opportunità per i suoi cittadini e turisti. Per questo ho voluto fortemente un segno che desse il senso della partecipazione della nostra città al fianco di un popolo che in questi giorni soffre per la guerra – ha detto l’assessore al Turismo Stefano Caldari -. La guerra è il fallimento della politica e dell’umanità, ha ricordato il Papa. Sono convinto che una guerra nel cuore dell’Europa, dopo due anni di pandemia, sia l’ultima scure sulle nostre certezze. Come assessore al Turismo di un’amministrazione cittadina che sta per raggiungere un grande obiettivo grazie ad anni di fermento e lavoro, confermando la crescita del brand Riccione, sono convinto della necessità oggi più che mai della vera politica, di quella che garantisce il futuro ai propri cittadini. Sono certo che i salti nel buio, quando il momento storico è di per sé già tanto difficile, non si possono fare. I cittadini non lo vogliono, ma chiedono continuità, stabilità e futuro. La politica deve essere quella luce che dà garanzia di continuità nella serenità della pacifica convivenza. Da questa sera, Riccione sarà quindi luce di speranza. Verranno illuminate le caratteristiche finestre ad arco della facciata del Palazzo del Turismo con i colori della bandiera ucraina, blu e giallo, e il ledwall centrale s’illuminerà facendo scorrere i versi di una poesia di Gianni Rodari scrittore e pedagogista. Perché è ai bambini che va il pensiero di tutta la città in un momento tragico come questo“.