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Stop bus inquinanti

Rimini in Azione. Tutela ambientale: serve fare di più

In foto: trasporti green
trasporti green
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 14 feb 2022 14:16 ~ ultimo agg. 15:23
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Bene l’inserimento all’interno della Costituzione del principio della tutela ambientale ma serve fare di più. Anche a livello locale. Questa la posizione di Rimini in Azione che interviene sul tema tramite la sua referente Federica Matteucci. Ridurre l’incidenza del trasporto privato su gomma e potenziare l’offerta di trasporto pubblico ma col “divieto di immatricolare nuovi autobus alimentati con carburanti a combustione interna” è una delle proposte avanzate per Rimini.

La nota stampa

Gli effetti dei cambiamenti climatici hanno un impatto tangibile
sulle nostre vite, e i nostri comportamenti quotidiani, come il consumo di combustibili, hanno effetti molto negativi sulla nostra salute. L’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) infatti stima che ogni anno in Italia muoiono prematuramente più di 60mila persone a causa dell’inquinamento atmosferico con un impatto maggiore rispetto ad altri partner europei. Un dato assolutamente
inaccettabile, al quale dobbiamo rispondere con politiche efficaci per la tutela dell’ambiente. In questo senso i fondi stanziati dall’Unione Europea attraverso il Patto Europeo per il Clima (Green New Deal) e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) offrono importanti risorse per la lotta contro i cambiamenti climatici. In Italia il settore dei trasporti è il responsabile numero uno delle emissioni di gas a effetto serra, con il 26,6% del totale. Insieme a quello dell’edilizia, è l’unico settore in cui le emissioni sono aumentate rispetto al 1990 e, vista la costante crescita della domanda di trasporto, senza un deciso intervento pubblico, le emissioni sono destinate ad aumentare. Un sistema di trasporti meno inquinante rappresenterebbe un punto di svolta per la nostra salute. Per quanto riguarda la nostra città, nonostante il netto miglioramento registrato negli ultimi 10 anni, purtroppo Rimini continua a sforare il limite massimo imposto dalle norme nazionali che fissano a 35 la soglia di giornate di sforamento annue di Pm10. Bisogna quindi ridurre l’incidenza del trasporto privato su gomma, assai più inquinante delle altre modalità di trasporto, in favore di una mobilità più sostenibile. Nelle aree urbane si ricorre spesso alle auto perché il trasporto pubblico non riesce a costituire una valida alternativa ai mezzi motorizzati privati: le linee sono poche e scarsamente efficienti. Per ridurre il ricorso all’auto quindi è necessario innanzitutto potenziare l’offerta di trasporto pubblico. Ma più immatricolazioni da sole non bastano, e i nuovi acquisti devono gradualmente integrare sempre più autobus ibridi ed elettrici. Ed è per questo motivo che proponiamo il divieto di immatricolare nuovi autobus alimentati con carburanti a combustione interna (benzina, diesel, gpl) entro il 2030. Inoltre, con la decisione presa dal Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE) a dicembre dell’anno scorso, a partire dal 2035 in Italia sarà vietata l’immatricolazione di nuove autovetture alimentate a combustione interna (benzina, diesel, gpl), in linea con le indicazioni dell’Unione Europea che chiede di tagliare i gas serra del 55% entro il 2030. Con il veloce aumento delle auto elettriche sarà necessario predisporre sufficienti infrastrutture necessarie alla ricarica di questi veicoli. In termini assoluti, la Commissione Europea stima che servirebbe circa un punto di ricarica pubblico ogni 10 veicoli elettrici o ibridi plug-in. Risulta quindi necessario che anche Rimini si adegui per tempo al futuro del trasporto privato su gomma, in modo tale da non trovarsi impreparata quando il cambiamento sarà già avvenuto. Per questo motivo invitiamo l’amministrazione comunale ad incentivare la pianificazione e la costruzione di nuove colonnine elettriche sul territorio riminese, accogliendo con favore in questo senso anche quanto detto dall’assessora Mattei riguardo le linee programmatiche di ampio respiro che il Comune sta mettendo in campo.