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Tra passato e futuro

Corderia a Viserba, si chiude un'epoca. Partono i lavori del nuovo comparto

In foto: l'ingresso della Corderia
l'ingresso della Corderia
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 7 feb 2022 19:39 ~ ultimo agg. 8 feb 14:53
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Dopo diversi rinvii, l’ultimo legato al covid, si comincia a lavorare nell’area dell’ex Corderia di Viserba destinata a ospitare un nuovo insediamento residenziale. Per il quartiere, un intervento che segna una svolta e chiude una lunga epoca.

Per ora si tratta dei lavori propedeutici alla nuova viabilità di via Marconi e delle vie circostanti: oneri che il privato realizzerà, secondo gli accordi con il Comune, prima di poter procedere con l’edificazione vera e propria. Dopo decenni in cui è rimasto solo sulla carta, il nuovo comparto urbanistico dell’ex Corderia di Viserba è comunque pronto a concretizzarsi. L’area è stata acquistata dalla Renco per un piano particolareggiato che, dopo anni di discussioni, ha avuto il via libera definitivo in Consiglio Comunale a inizio 2011, negli ultimi mesi dell’amministrazione Ravaioli.

Tra l’800 e il 900 la corderia è stato uno dei maggiori impianti europei del suo settore. Nella seconda Guerra mondiale, prima di essere distrutta, è stata campo di smistamento per prigionieri.  Poi un lungo abbandono e ora un progetto che, come emerge dai rendering della Residence Viserba, società del gruppo Renco, ne farà un moderno insediamento.

Il residenziale, per un totale di 22mila mq, prevede 200 appartamenti in palazzine fino a cinque piani, con una quota di edilizia residenziale pubblica. Previsti 44mila metri quadri di verde pubblico, oltre a 15mila di verde privato, con tre chilometri di percorsi ciclabili e pedonali, un parco pubblico, campi da basket e pallavolo, un centro di quartiere, il recupero del vecchio mulino e delle parti storiche rimaste.

Negli anni si sono auspicate destinazioni alternative con un diverso recupero delle parti storiche e naturali, ma ormai i viserbesi hanno preso atto da tempo del destino di quell’area dove oggi il privato esercita legittimamente i titoli edilizi che gli sono stati concessi da decenni. La corderia perde la sua aura tra suggestione, storia e mistero, ma la riqualificazione urbanistica chiude anche una lunga epoca di abbandono e degrado. Fatto sta che per le nuove generazioni di viserbesi la Corderia visibile da una parte all’altra, senza più il bosco incolto, oggi è uno scenario strano.