Indietro
menu
clima teso al governo

Concessioni senza pace. Croatti (M5S): Lega e Fdi affondano il balneare

In foto: Marco Croatti
Marco Croatti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 12 feb 2022 11:51
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Clima teso nella maggioranza di Governo a causa delle concessioni demaniali. La proposta di riforma presentata dalla Lega e apprezzata da Confartigianato Imprese Demaniali (vedi notizia) non convince il MoVimento 5 Stelle che, per voce del senatore riminese Marco Croatti, accusa il Carroccio e Fratelli d’Italia di cercare nuove scappatoie alla Bolkestein che rischiano di affondare il settore balneare.

Lega e FDI continuano a promettere scappatoie contro la Bolkestein – dice – rischiando di affondare il settore balneare, le sue migliaia di imprese e una parte importante dell’offerta turistica del nostro Paese. Se i nostri imprenditori balneari si ritrovano senza certezze, senza poter investire né programmare il futuro a pochi mesi dalla scadenza delle concessioni lo devono a chi, in questi 15 anni, ha continuato a fare propaganda promettendo che la Bolkestein si poteva evitare, incassando forse qualche voto ma paralizzando un settore strategico, impedendo qualunque dialogo sul tema ed evitando di raccogliere una sfida che poteva e doveva trasformarsi nell’opportunità di farci diventare più forti e competitivi, rafforzando il turismo balneare italiano.
Da anni chiediamo di discutere del futuro del settore balneare e di costruire, attraverso gare trasparenti, le condizioni per valorizzare il nostro arenile premiando gli imprenditori più capaci, garantendo certezze e occupazione, puntando su innovazione, sostenibilità, investimenti.
L’ostruzionismo irresponsabile di Lega e FDI ha creato soltanto incertezza, paure e potrebbe far correre all’Italia il rischio di una costosissima procedura di infrazione europea, conducendo altresì ad un baratro giuridico migliaia di aziende.
Mancano meno di ventidue mesi alla decadenza delle concessioni e non si può più perdere tempo; il Governo crei subito le condizioni per aprire un tavolo allargato alle categorie imprenditoriali, ai comuni, alle regioni e alle associazioni interessate. Il lavoro è complesso e devono essere trovate soluzioni che coniughino, in modo equilibrato, i diversi interessi in gioco: quelli dello Stato e dei cittadini, quello degli imprenditori balneari, attuali e futuri, quello dei lavoratori del settore” conclude Croatti.