Scrive un sms mentre guida e rischia di investire i vigili

Avevano tutti lo smartphone in una mano, appoggiato all’orecchio oppure davanti alla bocca in modalità viva voce, i 12 automobilisti che sono stati fermati e multati in un servizio mirato alla sicurezza stradale, svolto dalla polizia Locale di Rimini. Una signora alla guida del proprio veicolo – intenta a scrivere un messaggio col proprio telefonino – ha rischiato addirittura di investire gli agenti della Squadra giudiziaria, non vedendo l’alt che le avevano intimato con la paletta. È accaduto durante un posto di controllo in piazzale Kennedy lo scorso venerdì mattina.
I 12 conducenti sanzionati hanno età che vanno dai 20 ai 60 anni. Una violazione, quella sull’uso del cellulare in auto, regolata dal comma 2 dell’articolo 173 del Codice della Strada, che prevede una sanzione amministrativa di 165 euro e la decurtazione fino a 5 punti sulla patente. La sanzione si riduce a 116,50 euro se pagata entro 5 giorni. A questa può aggiungersi anche una sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida, da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio.
Quella dell’uso del telefonino durante la guida non è solo una pessima abitudine, che comporta pesanti sanzioni, ma anche un gravissimo rischio per la propria sicurezza e per quella degli altri. Secondo i più recenti dati Istat è la maggiore causa di distrazione al volante e la prima causa di incidenti in Italia. Le statistiche infatti confermano che guidare con il telefonino in mano allunga i tempi di reazione di circa il 50%. Mandare un messaggio equivale a guidare al buio per 10 secondi, digitare un numero di telefono a 7 secondi e farsi un selfie a 14 secondi, cioè dai 300 ai 500 metri di strada percorsi bendati. L’Anas infine ha stimato che per fermare il veicolo mentre si usa il cellulare occorrono 39 metri, 31 in più di quanti basterebbero in condizioni normali.
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