Indietro
menu
ad oggi inascoltati

Piscina a Viserba. Il comitato chiede incontro con l'amministrazione

In foto: il parco don Tonino Bello
il parco don Tonino Bello
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 18 gen 2022 13:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Prima che il progetto sia definitivo l’amministrazione faccia un incontro per illustrare la nuova piscina che dovrebbe sorgere a Viserba. A chiederlo il comitato spontaneo nato a difesa del Parco Don Tonino Bello, luogo scelto per la costruzione. Il comitato aveva già fatto una richiesta in tal senso, ma non aveva ricevuto attenzione.

I cittadini del comitato sono contrari alla realizzazione dell’impianto nel parco perché provocherebbe “gravi problemi di viabilità ed inquinamento atmosferico e acustico“.
La piscina prevista – sostengono – non sarà sufficientemente grande per consentire lo svolgimento del nuoto sincronizzato, pallanuoto, tuffi, gare di nuoto amatoriale e non prevede la possibilità di una piscina all’aperto“. Ricordano anche le diverse proposte alternative presentate: “l‘area adiacente al campo da baseball a Rivabella, l’area di via Matteini, l’area edificabile in via Elvis Presley, l’area adiacente al parco Marcovaldo zona artigianale, l’area di capannoni dismessi in via S. Martino in Riparotta e non ultima l’area dell’ex mercato ortofrutticolo. Nessuna di queste aree possiede il requisito di area sportiva e necessita quindi di una variante di destinazione che richiede tempo”. Ma, sostengono, che “non sia l’urgenza a dover guidare in progetto così importante per la città“.

L’area del Parco Don Tonino Bello è stata accatastata come verde sportivo ma in 30 anni non è mai stato presentato un progetto in tal senso bensì con questa denominazione è stato
possibile stendere un circuito di asfalto per l’area mercatale, interrare una vasca in cemento di 3.500 mq e considerarla comunque completamente area verde. Nel nuovo progetto sono previsti 4.100 mq di parcheggi drenanti che in quanto tali vengono conteggiati come area verde. Considerare i parcheggi drenanti come aree verdi è un’insulto all’intelligenza, un semplice
escamotage per aggirare la norma di verde proporzionato al costruito”.

La richiesta all’amministrazione è “un cambio di rotta, cura e tutela del verde esistente e rispetto della proporzione verde e costruito senza trucchetti. Semplicemente chiediamo che il Parco Don Tonino Bello non venga trattato come area edificabile ma area verde come di fatto è“.