Indietro
menu
arrestato un 54enne

Omicidio all'alba a Misano, 49enne ucciso dal vicino

In foto: i carabinieri sul luogo del delitto (foto Migliorini)
i carabinieri sul luogo del delitto (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 12 gen 2022 10:59 ~ ultimo agg. 13 gen 11:04
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Omicidio alle prime luci dell’alba a Misano. Edi Zegarac, 54 anni, di origine slovena ma cittadino italiano, ha ucciso al culmine di una lite Nicola Donadio, 50enne originario di Potenza, Nicola Donadio, dipendente di un’azienda fornitrice per Hera, divorziato, con quattro figli. Escluso il movente della rapina.

L’aggressione mortale è avvenuta davanti all’ingresso della casa mobile dove la vittima viveva, nei pressi del depuratore (zona Conca), al confine tra i comuni di Misano e Cattolica, dove l’amministrazione misanese aveva autorizzato alcune persone in difficoltà ad alloggiare in questi prefabbricati. Sia la vittima che il presunto assassino vivevano in questa piccola area da circa un anno. Una convivenza difficile la loro, che li aveva portati spesso allo scontro verbale, fino all’alba di oggi quando Zegarac all’apice dell’ennesimo litigio avrebbe afferrato un bilanciere da palestra e colpito selvaggiamente Donadio, crollato a terra esanime. Lo stesso Donadio in passato aveva querelato lo sloveno dopo l’ennesimo scontro.

La vittima, Nicola Donadio

A dare l’allarme ai carabinieri di Misano sono state altre persone che vivono in quell’area, attirate dalle urla dei due uomini. Quando i militari del Radiomobile sono arrivati sul posto hanno trovato la vittima a terra, davanti alla sua abitazione, con profonde ferite alla testa. Hanno tentato disperatamente di rianimarla, ma ormai era troppo tardi. Zegarac, che ha alle spalle precedenti, arrivato a Misano 30 anni fa, invece, si era rinchiuso all’intera della sua roulotte. Dopo un lungo interrogatorio nella caserma di Riccione, è stato arrestato in flagranza con l’accusa di omicidio volontario. A coordinare le indagini dei militari dell’Arma è il sostituto procuratore Luigi Sgambati.