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a bellaria

Muratore nascondeva in casa una montagna di droga, arrestato dai carabinieri

In foto: repertorio
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di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 19 gen 2022 20:20 ~ ultimo agg. 20 gen 15:43
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In casa nascondeva oltre 30 chili tra cocaina, marijuana e uno stupefacente biancastro non ancora identificato che dovrà essere analizzato. Una montagna di droga, una parte della quale stipata in un mobile all’interno della camera da letto di una delle figlie. A finire in manette un muratore albanese di 38 anni, incensurato e regolare sul territorio, residente a Bellaria Igea Marina.

Questa mattina (mercoledì) alle 7 i carabinieri bellariesi, guidati dal comandante Roberto Cabras, insieme ai colleghi del Nucleo cinofili di Pesaro, hanno suonato alla porta dell’albanese e mostrato un decreto di perquisizione a firma del sostituto procuratore Davide Ercolani. Il 38enne, sorpreso dalla visita dei militari, non ha opposto resistenza. Il cane antidroga ha subito puntato un ripostiglio del vano cucina. All’interno, nascosti in una busta della spesa, due chili di cocaina confezionati sottovuoto e un chilo di marijuana. Invitato dai militari a consegnare altra droga, l’albanese ha tirato fuori dallo stesso ripostiglio una valigia contenente altri 6 chilogrammi di marijuana suddivisi in più panetti.

Poi l’uomo ha condotto i carabinieri nella camera da letto di una delle figlie e ha indicato un mobile basso: dentro, in una grande busta della spesa, c’erano altri 13 chili di cocaina, 200 grammi di hashish e un bilancino di precisione. Per finire in un’altra busta utilizzata per la raccolta differenziata ecco spuntare 13 chili di sostanza da taglio, suddivisa in sacchetti da un chilo circa l’uno. Complessivamente i militari hanno posto sotto sequestro 8 chili di marijuana, 15 di cocaina e 13 di una sostanza biancastra, lucida a scaglie, portata in laboratorio per essere analizzata.

Gli investigatori ritengono che il muratore, assistito dall’avvocato Massimiliano Orrù, detenesse lo stupefacente per conto di altri. La sua abitazione, insomma, fungeva esclusivamente da deposito. L’albanese, dichiarato in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e condotto nel carcere riminese dei Casetti, non ha fornito alcuna spiegazione. Potrebbe farlo davanti al gip nella giornata di venerdì. Ulteriori elementi utili alle indagini potrebbero emergere dal cellulare del 38enne, sequestrato e affidato a un perito informatico per essere analizzato.