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Tante criticità

Covid scuola. Castaldini (FI): troppe difformità tra Ausl. Donini: tavolo con Governo

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 18 gen 2022 13:06
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Si è tornati a parlare di scuola e covid durante il question time in Regione. La consigliera di Forza Italia Valentina Castaldini ha denunciato troppe difformità “fra le AUSL regionali nell’applicazione delle norme relative al tracciamento e alle quarantene dei casi di Covid in ambito educativo e scolastico. Un caso emblematico sono le Ausl di Forlì e Imola, che, nel caso delle scuole secondarie, non differenziano in base allo stato vaccinale, ma pongono l’intera classe in quarantena all’insorgere del secondo caso positivo”. La consigliera ha poi chiesto se la Regione ha rilevato queste difformità “e quali azioni abbia intrapreso per uniformare l’applicazione delle norme; come venga gestito il caso in cui sia il solo docente ad essere positivo al Covid” e, infine, “se siano previste deroghe alle norme di quarantena per gli alunni assenti nelle 48 ore precedenti l’insorgenza del focolaio nel gruppo classe o per i vaccinati o i guariti da meno di 120 giorni frequentanti le scuole primarie o i servizi educativi“. La risposta dell’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, ha evidenziato come sia “imminente un confronto tecnico tra governo e Regioni”. Il titolare della sanità ha ricordato la circolare del ministero della Salute che detta le complesse regole, che attuano sia le Ausl sia la Scuola, per decidere o meno se mettere gli studenti in didattica a distanza (Dad).

La capogruppo azzurra ha però insistito: “Giusto fare gli open day, ma con regole uniche altrimenti gli studenti sono confusi. E poi, perché l’assessore alla Scuola decide di andare a Dubai in un momento così drammatico? Se la Giunta ha problemi politici li sbrogli in fretta. L’assessore deve scrivere regole chiare“. “Non sono chiare – ha detto – le procedure da seguire nel caso in cui la positività sia di uno o più docenti” e non è chiaro se c’è una distinzione, “nella pianificazione della didattica a distanza, per gli alunni assenti nelle 48 ore precedenti l’ultimo contatto scolastico del caso positivo“.

Alcuni Dipartimenti di salute pubblica – ha concluso la consigliera Castaldini –, nel chiedere l’elenco degli studenti delle scuole primarie e dei servizi educativi 0-6 entrati a contatto con un caso positivo, chiedono di escludere, oltre a chi era assente, anche chi è guarito da meno di 120 giorni e, come ho potuto personalmente verificare, l’Ufficio Scolastico Regionale non sia particolarmente solerte nel rispondere ai quesiti posti, sia per via telefonica sia in modalità scritta“.