Indietro
menu
Provincia Rimini

“Chi fa da sé per gli altri non c’è”. In Basilica il Convegno Diocesano dei Catechisti

In foto: don Daniele Giunchi
don Daniele Giunchi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 29 gen 2022 11:23
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

“Ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso, ma riuscire a lavorare insieme è un successo”. Questa frase di Henry Ford, proprietario dell’omonimo marchio di macchine Ford e icona del sogno americano, è stata scelta come esergo del XXXI Convegno Diocesano dei Catechisti, in programma domenica 30 gennaio, dalle ore 15 nella Basilica Cattedrale di Rimini.

“Chi fa da sé per gli altri non c’è”, è il titolo del convegno 2022, che dopo la “parentesi” online dello scorso anno, a causa delle disposizioni per contrastare la pandemia, ritorna in presenza e con diverse novità.
“In questo tempo, sicuramente non facile, ci siamo resi conto che è importante camminare insieme. – commenta don Daniele Giunchi, direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano e coordinatore del convegno – Non sempre nell’ambito della catechesi siamo portati al confronto e alla collaborazione ma per comodità e tempi ci viene da lavorare un po’ da soli”.

catechisti in diocesi sono circa 2.500, di cui tre quarti donne con un’età compresa tra i 30 e i 50 anni. Tra gli educatori, sono molti i ragazzi più giovani, anche maschi.
Questi catechisti impegnati nella Diocesi di Rimini sono un piccolo ‘esercito’ a servizio della Chiesa, dell’uomo, spesso silenzioso, che con passione compie un servizio prezioso.

La scelta di organizzare il convegno dei Catechisti in Duomo non è logistica ma sostanziale. E non è l’unica novità della giornata.
L’appuntamento è in Duomo, tanti relatori, i canti del coro delle Sorelle di Montetauro, la meditazione, il silenzio e un gesto da vivere insieme.

“In questi anni abbiamo camminato insieme, ora vogliamo fare ancora più squadra. – prosegue don Giunchi – Mai come in questo periodo c’è bisogno di momenti come quelli del convegno, ad esempio, o di altri ritrovi, in cui vederci, pregare insieme, sentirci comunità di persone che fanno un servizio gratuito per la Chiesa e per l’uomo con passione, tempo, energia e creatività, per le quali è bello constatare che per loro ‘di fatto’ è già un prezioso ministero”.

A riflettere sull’importanza di fare squadra, sarà proprio una squadra.
Il primo a scendere in campo sarà don Guido Benzi (biblista), il quale cederà il testimone al coordinamento pedagogico della FISM (Federazione Italiana Scuola Materne) composto da Laura Colonna, psicologa, Ramona Giulianelli, pedagogista, Maria Luisa Bellopede, psicologa, Marta Olivieri pedagogista Colonna Laura (psicologa), Giulianelli Ramona (pedagogista), Maria Luisa Bellopede (psicologa), Marta Olivieri (pedagogista). Prima delle conclusioni e della benedizione affidate al Vescovo Francesco Lambiasi, si potrà ascoltare la testimonianza di Suor Stefania (Piccola Famiglia dell’Assunta di Montetauro).
Biblista, don Guido Benzi è stato anche uno dei primi direttori dell’Ufficio Catechistico. Con l’intervento ‘Il metodo di San Paolo’, aiuterà i presenti a lavorare insieme sulle lettere dell’apostolo delle genti, uno che sapeva davvero fare squadra.
L’équipe pedagogica della Fism – loro stessi una squadra affiatata – darà la testimonianza scientifica per cui vale la pena fare le cose insieme, perché l’uomo è fatto per lavorare assieme con i suoi simili.
Suor Stefania di Montetauro racconterà “Una scelta di vita”: per la Piccola Famiglia dell’Assunta di Montetauro fare squadra è una scelta di vita.

XXXI Convegno Diocesano
Chi fa da sé per gli altri non c’è
Domenica 30 gennaio, ore 15, Cattedrale Rimini

Fare squadra: don Guido Benzi biblista
Perché fare squadra? Coordinamento pedagogico FISM Laura Colonna (psicologa); Ramona Giulianelli (pedagogista); Maria Luisa Bellopede (psicologa); Marta Olivieri (pedagogista)
Una scelta di vita: Suor Stefania, Piccola Famiglia dell’Assunta
Benedizione e conclusioni: Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi