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Si parte mercoledì

Autotest per inizio e fine isolamento. Solo per chi ha fatto booster

In foto: l'assessore Donini mostra l'esito negativo del test
l'assessore Donini mostra l'esito negativo del test
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
lun 17 gen 2022 14:10 ~ ultimo agg. 18 gen 14:03
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Il nuovo servizio messo in campo in via sperimentale dall’Emilia Romagna partirà ufficialmente mercoledì 19 gennaio. I chiarimenti sono arrivati oggi in conferenza stampa. Il sistema permetterà ai circa due milioni di emiliano romagnoli già vaccinati con dose booster (e solo a loro), di certificare la propria positività al coronavirus e cominciare l’isolamento (entro 24 ore) con un test antigenico rapido eseguito in autonomia e a domicilio, registrando i risultati dell’autotest. Dopo sette giorni sarà possibile seguire la stessa procedura per l’uscita dall’isolamento (in caso di esito negativo). Per fruire del servizio sarà sufficiente accedere al fascicolo sanitario elettronico dove è stata creata, alla voce servizi online, una apposita sezione: nel menù, dopo aver specificato di essere asintomatici, andrà inserito il codice a barre del test effettuato (che deve rientrare tra quelli abilitati dalla Regione), il lotto e la data di scadenza del tampone e quella di effettuazione. Poi, ovviamente, l’esito con l’aggiunta di una foto del test. Saranno anche effettuati controlli a campione per verificare la veridicità di quanto dichiarato (autodichiarazioni mendaci sono infatti perseguibili). Il caricamento del risultato sul Fascicolo sanitario elettronico permetterà l’invio automatico dell’informazione ai Dipartimenti di Sanità Pubblica ai fini della rapida attivazione dell’isolamento fiduciario e della fine isolamento.

La Regione evidenzia la necessità in caso di esito positivo – e soprattutto in presenza di sintomi, anche lievi – di consultare sempre il proprio medico di medicina generale o di continuità assistenziale. I certificati di malattia, anche per motivi lavorativi, saranno sempre affidate ai medici di base che hanno comunque accesso al fascicolo sanitario elettronico del paziente. L’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini spiega però che si lavora anche per trovare un modo di alleggerire anche la mole di lavoro dei medici.

L’iniziativa della Regione risulta sperimentale e l’auspicio è di poter ampliare il servizio anche a chi è vaccinato con doppia dose da meno di 4 mesi e ai guariti. L’obiettivo è ridurre la circolazione virale e semplificare le procedure burocratiche.

Crediamo fortemente nella necessità di investire sull’alleanza tra cittadini e sanità pubblica per ridurre la circolazione virale riconoscendo tempestivamente la positività– commenta l’assessore Raffaele Donini- In questo modo ampliamo la possibilità di testare la popolazione, confidando sul senso di responsabilità dei cittadini che, consapevoli del proprio stato, si metteranno in condizione di isolamento per non contagiarne altri. Contiamo, con questo progetto, di liberare energie per i dipartimenti di sanità pubblica che, effettuando meno tamponi, potranno intensificare gli sforzi per la vaccinazione”.

Per tanti vaccinati asintomatici – continua Donini- la positività è un problema più amministrativo che clinico: la sperimentazione è volta proprio a semplificare la vita a queste persone, permettendoci di fare più vaccini e meno tamponi. È ovvio che invece per chi ha sintomi resta il consiglio di contattare il proprio medico”.

Come funziona

La procedura è molto semplice: la persona asintomatica che ha già ricevuto la dose booster e che avesse la necessità di fare un tampone, perché teme di essere entrato in contatto con un positivo, può sottoporsi da solo, in casa propria, all’autotest.

Può utilizzare uno dei test antigenici rapidi per il self-testing disponibili in farmacia, nei supermercati e nei negozi di vicinato. I test, per essere validi ai fini dell’autocertificazione, devono riportare il marchio CE seguito da un codice di 4 cifre che certifica che quel test è valido per l’uso a domicilio, senza assistenza da parte di un operatore sanitario. E il prodotto deve avere le istruzioni sulle modalità d’uso e sull’interpretazione del test anche in italiano, per garantire che sia valido sul nostro territorio.

La lista dei test che è possibile utilizzare perché il risultato sia validato, in continuo aggiornamento, è disponibile a questo indirizzo: https://salute.regione.emilia-romagna.it/tamponi-autotesting

Se il tampone avrà esito positivo, la persona potrà registrarlo sul Fascicolo sanitario elettronico e dare così avvio al periodo di isolamento.

In particolare, sarà necessario indicare sul Fascicolo sanitario elettronico – oltre ai propri contatti – l’esito del test, la data e l’ora di esecuzione, il test utilizzato ricercando il numero del codice a barre riportato sulla confezione del test, il lotto e la sua data di scadenza.

A quel punto bisognerà caricare sul sito la foto in cui sia evidente il nome commerciale del test utilizzato e il codice a barre riportati sulla confezione, e il risultato del test.

La persona che ha avviato la procedura, dopo aver inviato l’esito del test, riceverà il documento di inizio isolamento fiduciario da parte dell’Ausl entro 24 ore. Da questo momento, parte il conteggio che – secondo indicazioni ministeriali – dura 7 giorni per chi ha ricevuto la dose booster.

Trascorso questo periodo, il cittadino può ripetere l’autotest e registrare sul Fascicolo sanitario elettronico l’esito negativo (se così sarà). Dovrà inoltre sottoscrivere una autodichiarazione di assenza di sintomi riconducibili alla fase acuta della malattia (febbre, tosse, rinite, raffreddore) da almeno 3 giorni prima di aver effettuato il test.

Se il test risulterà ancora positivo, sarà possibile fare ulteriori test, sempre in autosomministrazione, nei giorni successivi e trasmetterne l’esito non appena si ottiene un risultato negativo.

L’isolamento, in assenza di sintomi, viene in ogni modo interrotto dall’Ausl a 21^ giorno dall’esecuzione del primo test positivo, senza necessità di ricorrere a ulteriori test.

Dopo la sperimentazione

Dopo una prima sperimentazione, durante la quale saranno fatti controlli a campione per verificare la coincidenza del risultato del test rapido con quello molecolare, l’obiettivo della Regione è fare un ulteriore passo avanti, d’accordo con il ministero della Salute: estendere cioè questa modalità anche a coloro che hanno fatto la seconda dose da meno di quattro mesi.