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venerdì 19 aprile 2024
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Calcio Serie D

Seravezza Pozzi-Rimini, la vigilia di Marco Gaburro

In foto: Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.
Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
ven 17 dic 2021 12:20 ~ ultimo agg. 18 dic 12:26
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Ultima trasferta del 2021 per il Rimini, di scena sabato (inizio alle 14:30) allo stadio Comunale “Buon Riposo” di Ripa-Pozzi-Ponterosso (in provincia di Lucca), tana del Seravezza Pozzi Calcio, nono in classifica con 20 punti ed un bilancio piuttosto equilibrato tra vittorie (5), pareggi (5) e sconfitte (6), così come nel saldo tra gol fatti (20) e gol subiti (21). I verdeazzurri domenica nel derby toscano di Agliana hanno interrotto, con un pareggio (2-2), una striscia di tre K.O. di fila. I romagnoli, in vetta alla graduatoria con 38 punti (quasi il doppio degli avversari) nell’ultimo turno hanno rifilato un rotondo 4-0 all’Athletic Carpi. Proprio dopo il suo debutto con la maglia del Rimini ha lasciato il gruppo biancorosso, per motivi personali, l’esterno difensivo Filippo Berghi.

Tornate in Toscana sperando questa volta di giocare, come non era invece accaduto in occasione di Ghiviborgo-Rimini. “Torniamo in Toscana, è sempre un viaggio impegnativo, quindi partiremo oggi, in vista di una due giorni visto che mercoledì si andrà in sosta, che è sempre un po’ anomala per la serie D e va sempre presa con le pinze – attacca Marco Gaburro -. Andiamo su un campo dedicato per quello che è il tipo di squadra che si incontra, per quello che è il valore della rosa della squadra che si incontra, che quest’anno sta incontrando qualche difficoltà in più – penso – del previsto, pur essendo stata sempre nettamente fuori dalle ultime sei posizioni. Viene da una piccola flessione che l’ha portata al cambio della guida tecnica, ma il fatto stesso che abbia cambiato guida tecnica dopo tre sconfitte, essendo sempre nelle zone medio-alte della classifica, e che sia andata a prendere un giocatore come Rodriguez in settimana, fa capire che si tratta comunque di una squadra che tendenzialmente lavorerà probabilmente per entrare nei play off e non certo per salvarsi. È una squadra che negli anni scorsi ha sempre fatto molto bene, che quest’anno ha pagato qualcosina in più dal punto di vista probabilmente di qualche cambiamento interno, ma che ha un gruppo di giocatori molto affiatato, che si conosce bene e che ha dei valori che li fanno annoverare tra le squadre subito dietro quelle che stanno in testa”.

Come sta il Rimini? “Il Rimini dal punto di vista della condizione sta bene – risponde il tecnico del Rimini -. Purtroppo abbiamo qualche giocatore che non farà parte della trasferta per una serie di valutazioni che ho fatto io, perché Carboni non è ancora rientrato, e abbiamo avuto una piccola influenza di Piscitella e Tomassini, che in questo momento di fatto è quasi risolta, ma che, visto che si gioca anche mercoledì, non ritengo sia giusto portarli a fare questo tipo di trasferta. È giusto che si mettano a posto bene e che lavorino in vista della prossima partita. E quindi nel complesso si tratta sempre di tre over che vengono a mancare e che in qualunque gruppo di Serie D rappresenta un campanello d’allarme. Noi ne abbiamo comunque diversi, però comunque è importante che tutti gli altri tirino fuori qualcosa in più per cercare di sopperire a quella che può essere una minore scelta sia sulla formazione d’inizio sia sui cambi durante la partita che possiamo avere rispetto ad altre trasferte che abbiamo giocato”.

Che tipo di avversario si aspetta con il cambio di guida tecnica? “Non hanno cambiato modulo nel senso che i giornali riportavano 4-3-1-2, ma di fatto hanno giocato a tre anche domenica, però nel secondo tempo rispetto al 3-5-2 più chiuso che facevano prima sono passati ad un modulo più offensivo con un trequartista e due punte, sempre mantenendo la difesa a cinque. E quindi è difficile prevedere il tipo di partita che ci si può aspettare perché comunque l’allenatore ha fatto soltanto una partita e se aveva delle idee sicuramente non è riuscito a trasmetterle in soli due-tre giorni, adesso arriviamo da una settimana di lavoro e sicuramente troveremo qualcosa di diverso. Com’è difficile perché comunque c’è un po’ un contrasto tra quella può essere una loro – diciamo – passata quasi esuberanza in casa sia a inizio stagione sia negli anni scorsi, e quella che può essere magari la coscienza di un momento un po’ delicato che può portarli ad essere un po’ più attenti su determinate situazioni. E quindi prevedere se saranno particolarmente aggressivi o particolarmente bassi è difficile da dire. Dobbiamo essere pronti a fare tutte e due le situazioni, perché secondo me anche domenica hanno fatto una partita abbastanza coraggiosa, però essendo sotto di due gol. Allora bisogna capire se questo derivava da una loro predisposizione o se era una ricerca continua di un gol che comunque non arrivava. Ci sono troppi elementi discordanti per poter avere le idee chiarissime su quello che loro andranno a fare. Io penso che però quando ti entra un giocatore come Rodriguez tende ad alzare quella che può essere l’autostima del gruppo, almeno in partenza, e quindi giocando in casa e venendo comunque da questo 2-2 in rimonta, che comunque può aver dato fiducia, mi aspetto una squadra all’inizio abbastanza sul pezzo”.

Pesano di più i sei punti in palio nei prossimi giorni, anche in vista della sosta? “Bene o male pesano tutti. Noi vorremmo il più possibile cercare di mantenere la testa della classifica e possibilmente, se ce la facciamo, guadagnare qualcosina prima dello scontro diretto. Però ci sono queste due partite più il recupero, sono comunque nove punti in palio, sono tanti, sia per noi che per i nostri avversari. Io penso che bisogna avere la capacità di rimanere concentrati sulla singola gara e sapere che comunque questo turno, rispetto a mercoledì o a quello che può essere il recupero, non entro in casa d’altri, però per noi è da lampadina rossa e dunque dobbiamo stare molto attenti”.

Sulla scelta di Filippo Berghi di lasciare il Rimini. “Quella di Filippo è una situazione che si portava avanti un po’ da qualche settimana. È un ragazzo che si è allenato con grandissima dedizione, ha fatto parte del nostro gruppo molto bene fin da agosto. Però la sua è un’esperienza che è iniziata da subito con quella che poteva essere una problematica di integrazione tra lo studio e l’attività sportiva, lui ha provato a coniugare le due cose, direi anche in maniera ammirevole perché comunque tante volte arrivava al campo all’ultimo minuto. Ha fatto dei mesi secondo me molto tirati sul piano individuale perché non era facile stare al passo di una squadra che si allena con ritmi da professionisti avendo gli orari che aveva a scuola lui. Purtroppo ragionando anche a casa ha capito che non si riusciva in questo momento a coniugare le due cose perché evidentemente il rendimento scolastico non era quello sperato, e quindi aveva già manifestato questa sua volontà di riavvicinarsi a casa. Magari il fatto di aver giocato domenica può avere in parte aumentato il dispiacere da parte sua per questa scelta, però in realtà era una cosa che si stava già metabolizzando”.

LA 17a GIORNATA DI SERIE D GIRONE D E LA CLASSIFICA

I CONVOCATI IN CASA RIMINI F.C.
Al termine dell’allenamento di rifinitura mister Marco Gaburro ha convocato i seguenti giocatori:

PORTIERI: MARIETTA, PIRETRO
DIFENSORI: CONTESSA, CUCCATO, HAVERI, LO DUCA, PANELLI, PIETRANGELI
CENTROCAMPISTI: ANDREIS, GRESELIN, ISAIA, KAMARA, PARI, TANASA, TONELLI
ATTACCANTI: BARBATOSTA, FERRARA, GABBIANELLI, GERMINALE, MENCAGLI, PECCI