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sconfitta hera in tribunale

Perdita d'acqua e bolletta da 8mila euro: famiglia riminese non è tenuta a pagare

In foto: Un rubinetto aperto
Un rubinetto aperto
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 30 dic 2021 14:51 ~ ultimo agg. 31 dic 08:32
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Ottomila euro di bollette per una perdita occulta di acqua. E’ il maxi importo che Hera pretendeva di riscuotere da una famiglia di Santarcangelo, formata da marito, moglie e tre figli. Invece il tribunale di Rimini, con sentenza emessa il 18 novembre scorso (e divenuta definitiva dal 23 dicembre), ha annullato le 17 bollette emesse da Hera, sancendo che nulla le è dovuto da parte degli utenti in questione, assistiti dall’avvocato Gianni Baietta del Foro di Rimini.

La fuga idrica occulta a valle del contatore dell’abitazione, dove vive la famiglia santarcangiolese, risale al giugno 2018. “Una perdita – spiega l’avvocato Baiettache aveva comportato nei tre anni precedenti la dispersione di un ingente quantitativo idrico, con conseguente raddoppio dei consumi, impossibile però da rilevare per i miei clienti perché non solo interessava una tubatura esterna posta nella corte dell’abitazione, ma soprattutto perché in superficie non sgorgava nulla. Senza dimenticare poi che dai rubinetti di casa la potenza del flusso restava immutata”. 

Tra le contestazioni avanzate dal legale della famiglia santarcangiolese, c’è soprattutto la violazione del dovere di buona fede. “È emerso in corso di causa – puntualizza Baietta – che Hera aveva accertato da subito la presenza di consumi anomali (indice della presenza di una fuga idrica), ma non aveva mai comunicato nulla all’utente impedendogli di fatto di procedere ad una tempestiva riparazione con relativa limitazione della dispersione. Ai miei assistiti, inoltre, l’azienda ha negato anche l’accesso al fondo fughe, ossia il fondo che avrebbe permesso di stornare parte degli importi fatturati, perché a suo dire la perdita di acqua non avrebbe superato la soglia minima”.

Il fornitore idrico è giunto così a richiedere un decreto ingiuntivo ai danni della famiglia, che si è opposta attraverso il legale riminese. Dopo anni di battaglie legali, la giudice Maria Teresa Corbucci ha revocato il decreto ingiuntivo e condannato Hera al pagamento delle spese processuali. Solo la sostituzione del tubo, una spesa peraltro irrisoria, è stata a carico dei santarcangiolesi. Che non solo non pagheranno nemmeno un centesimo degli 8mila euro, ma neppure i normali consumi del fatidico triennio. “Hera infatti – conclude l’avvocato Baietta – non emetterà neppure nuove fatture sui consumi effettivi visto che sono impossibili da calcolare”.