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Nuovo grido d'allarme delle disco. Indino: senza preavviso, di nuovo senza lavoro

In foto: Gianni Indino
Gianni Indino
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 26 dic 2021 10:33 ~ ultimo agg. 15:14
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Non contesta le motivazioni del provvedimento, ma le modalità di esecuzione. A farsi portavoce del grido d’allarme delle discoteche, nuovamente chiuse per cercare di limitare i contagi  in forte crescita in tutta Italia, è Gianni Indino, segretario regionale del Silb, il sindacato dei locali da ballo. Indino spiega che la categoria non ha ricevuto nessun preavviso sulle scelte che stavano maturando e nel giro di poche ore migliaia di lavoratori si sono ritrovati a casa. Il Silb Fipe ha avviato subito una serie di incontri con gli associati e sono attese delle azioni. La prima richiesta è un incontro urgente con il Governo.

“Consentitemi di esprimere la mia solidarietà e vicinanza alle discoteche e le sale da ballo d’Italia che, con un atto sicuramente dovuto (non nei tempi né nei modi), sono state chiuse d’imperio. Ora mi chiedo : il brutto momento può essere superato con il sacrificio di migliaia di imprese? Non ne sono convinto. Prendiamo atto ancora una volta che siamo stati sacrificati sull’altare della scarsa conoscenza del nostro settore e dell’onda emotiva della popolazione che ci vede quali responsabili di quasi tutti i mali della società. A questa condizione non ci stiamo più. Chiediamo rispetto per le nostre imprese, le nostre famiglie, i lavoratori che, senza nessun preavviso, si sono trovati senza lavoro in una condizione di estrema difficoltà. Ribadisco: posso anche riconoscere la bontà del provvedimento, che vuole ridurre i rischi di contagio, ma non le modalità di esecuzione. Ancora una volta si prendono decisioni sulla nostra pelle senza essere stati minimamente consultati dal governo e questo lo trovo assolutamente vergognoso. Il gruppo dirigente del Silb Fipe, in queste ore, si è riunito più volte per mettere in campo azioni, che possano restituire dignità al nostro settore.

E ancora: “Sono amareggiato e deluso ma sono anche molto arrabbiato con chi a fatto si che sulle nostre teste si abbattesse la scure del governo che ha messo a segno un duro colpo nel confronti delle discoteche e i locali da ballo che oggi sono sull’orlo del fallimento, la base dei nostri associati chiede un’azione forte nei confronti del governo, una protesta ,decisa plateale,come rappresentanti del settore ci siamo incontrati in questi giorni e abbiamo stabilito un percorso che ci veda impegnati a trovare soluzioni intelligenti utili e condivise affinché si trovino risposte concrete e immediate. Chiediamo un incontro urgente con il governo per sottoporre alla sua attenzione una serie di richieste, che vanno dai ristori immediati(cosa che in passato non è avvenuta) tempi certi di riapertura, rimodulazione delle tasse che hanno strangolato le nostre imprese, non chiediamo l’impossibile ,chiediamo rispetto per i nostri lavoratori,le nostre famiglie, le nostre imprese ,un po di buona volonta e possiamo trovare insieme un risposta adeguata. Quella che i nostri associati attendono”.