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I fatti del 2016

Casa Madiba davanti al Tribunale: 'antifascismo non è reato, ma dovere civico'

In foto: il presidio
il presidio
di Redazione   
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ven 3 dic 2021 08:02 ~ ultimo agg. 08:06
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E’ stata rinviata al prossimo 9 giugno l’udienza per i fatti del 26 marzo 2016 davanti alla Conad di via Dario Campana a Rimini. Quel giorno alcuni attivisti di Casa Madiba organizzarono l’azione simbolica dello “Smacchiatore Antifascista” in quanto, ricorda Casa Madiba “un gruppo di neo-fascisti appartenenti a Forza Nuova, nascondendosi dietro il cartello di Solidarietà Nazionale, organizzava una provocatoria iniziativa pubblica, proprio di fronte al supermercato del quartiere in cui si svolgono gran parte delle attività della nostra rete solidale”.

Ne scaturirono degli scontri che hanno visto poi a processo attivisti e attiviste di Casa Madiba, che giovedì mattina in occasione dell’udienza ha promosso un presidio davanti al Tribunale di Rimini. “Oggi sono sempre più evidenti gli intenti eversivi di un’organizzazione come Forza Nuova, tanto che lo stesso Parlamento si è recentemente posto il problema di un suo eventuale scioglimento. Eppure, ancora non si riesce a far passare l’idea che sono i fascisti i veri violenti da isolare e noi ci troviamo a doverci difendere per il fatto di averne denunciato e messo in luce la pericolosità”, spiega una nota di Casa Madiba che rilegge la vicenda alla luce dell’attualità: “Come sarebbe stato letto oggi il tumulto antirazzista davanti alla Conad, alla luce dell’assalto fascista alla sede romana della CGIL? Si sarebbe prodotto ed innescato lo stessa reazione stigmatizzante e di isolamento agita all’epoca? Quali termini e quale lettura sarebbe stata trasmessa dagli organi di stampa?”.