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Rigenerazione e riuso

Approvata in commissione la variante al Rue. Le nuove opportunità

In foto: Rimini
Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 15 dic 2021 15:12 ~ ultimo agg. 16 dic 08:22
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La III commissione consiliare del Comune di Rimini ha dato parere favorevole questa mattina alla proposta di variante specifica al Rue. Obiettivo, dare maggiori strumenti per incentivare e semplificare i processi di sostituzione o ristrutturazione del patrimonio esistente, anticipando alcuni obiettivi che saranno contenuti nel Piano urbanistico generale (Pug) che dovrà essere approvato dai Comuni entro il 1° gennaio 2024.

In questa fase transitoria l’Amministrazione intende anticipare e promuovere alcuni interventi di rigenerazione e riuso di tessuti urbani marginalizzati incentivandone la razionalizzazione, agevolando la riqualificazione di aree urbane degradate con presenza di funzioni eterogenee, edifici incompiuti o residenziali dismessi e da rilocalizzare. Le nuove disposizioni potranno essere attuate attraverso interventi di demolizione e ricostruzione, utili per migliorare la qualità architettonica e paesaggistica e al tempo stesso elevare l’efficienza energetica e assicurare l’adeguamento sismico del patrimonio edilizio esistente. La variante – spiega l’Amministrazione Comunale – è limitata ad ambiti urbani consolidati con caratteristiche precise e che al momento non potrebbero essere trasformate perché, in attuazione del RUE, preordinate ad interventi cosiddetti “indiretti”.

La variante interesserà aree con superfici territoriali inferiori a 8mila metri quadrati, per non pregiudicare le future scelte strategiche del Pug su ambiti di dimensioni più vaste. Le modalità d’intervento dovranno garantire il contributo alla realizzazione della “città pubblica”, da concretizzarsi attraverso la realizzazione e cessione di aree per attrezzature e spazi collettivi. Sono infine esclusi dal provvedimento di variante gli edifici tutelati di interesse storico architettonico (beni monumentali).

“L’obiettivo che ci siamo dati con la variante è di accompagnare la rigenerazione del territorio, favorendo i processi di riqualificazione urbana di porzioni di aree edificate che non avrebbero altre possibilità di trasformazione in questa fase transitoria che porterà alla definizione Piano urbanistico generale (Pug) – commenta l’Assessora alla gestione del territorio Roberta FrisoniI comuni hanno un termine sfidante posto dalla Regione: arrivare entro tre anni all’adozione del Piano. Non un percorso semplice, ma l’Amministrazione è già al lavoro, a partire ad esempio dal comparto del centro storico”.

“Nel rispetto dei principi generali dettati dalla Legge regionale, potranno confluire nel Pug, o in atti urbanistici anticipatori, anche le manifestazioni di interesse dei privati che hanno risposto all’avviso pubblico che l’amministrazione aveva promosso proprio per accompagnare la fase transitoria verso l’adozione della nuova strumentazione urbanistica. L’amministrazione aveva accolto l’opportunità prevista dalla regione di accogliere le manifestazioni di interesse, con scadenza per dar corso alla procedura entro il 31 dicembre – spiega l’assessora Frisoni – Tutte le proposte sono state oggetto di istruttoria da parte dell’Amministrazione, ma in assenza di proroga dalla Regione non ci sono i tempi materiali per dar seguito agli accordi di programma per dare seguito alle manifestazioni ritenute ammissibili”.