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Sedute 'stoppate' da maggioranza

Angelini (3V): in Consiglio si boicotta mozione su tamponi ai dipendenti

In foto: Matteo Angelini in piazza
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 17 dic 2021 12:06 ~ ultimo agg. 12:11
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Continuano i malumori della minoranza in Consiglio Comunale a Rimini sulla gestione delle sedute. Matteo Angelini del 3V lamenta un “ostruzionismo” sulla sua mozione in cui sollecita tamponi per tutto il personale dell’Amministrazione Comunale.

Angelini lamenta quello che “accade già da due consigli comunali in cui vengono fatte le interrogazioni, vengono discussi e votati i punti all’ordine del giorno ma non viene permessa la discussione delle mozioni, perché quelli della maggioranza decidono che il Consiglio Comunale deve finire lì ed è ora di andare tutti a casa, impedendo di fatto il proseguimento dei lavori e la normale chiusura del Consiglio.

Tutto questo a mio avviso è di una gravità inaudita e a peggiorare il quadro è proprio il tema che si sarebbe toccato con la mia mozione, ovvero l’applicazione dell’EX articolo 15 decreto legislativo 81/2008 sulla sicurezza nei posti di lavoro con cui chiedevo, attraverso il tamponamento di tutto il personale del Comune e di tutti i membri del Consiglio Comunale, di effettuare una indagine volta al mettere in sicurezza gli ambienti di lavoro in un momento storico delicatissimo in cui, come riportato anche sull’ultimo bollettino di Epicentro, moltissimi vaccinati sono positivi, si contagiano, fanno la malattia anche in forma grave, contagiano gli altri e vanno in terapia intensiva”.

Angelini prospetta sviluppi legali: “Evidentemente tutto questo per la maggioranza non è di importanza rilevante, magari lo sarà per i numerosi legali che seguono con attenzione la vicenda e sono pronti a partire con azioni legali a tutela dei lavoratori, magari lo sarà per il Signor Prefetto di Rimini, dal quale mi aspetto un intervento immediato per riportare all’ordine chi in questo momento a mio avviso non sta eseguendo le proprie funzioni al meglio delle proprie possibilità e soprattutto non sta facendo quello sforzo di buon senso in più per prevenire possibili situazioni tragiche quali ad esempio un collega o una collega vaccinati o non vaccinati che finiscono in ospedale”.