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Scuola, a Rimini meno focolai

Report settimanale Ausl: in Romagna gli ospedali passano a livello arancione

In foto: repertorio
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di Redazione   
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mer 10 nov 2021 16:32 ~ ultimo agg. 11 nov 14:22
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L’Ausl Romagna trasmette il report sulla settimana 1-7 novembre: numeri ancora in aumento che per la prima volta incidono anche sul livello ospedaliero. Si sono registrate 1185 positività (282 in più sulla settimana precedente) su un totale di 28.472 tamponi. Per quanto riguarda il tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da COVID, dopo un lungo periodo nel livello verde la Romagna passa a quello arancione: in totale risultavano ricoverati 94 pazienti, di cui cinque in terapia intensiva.

La provincia di Rimini ha avuto l’aumento più contenuto in Romagna (265 nuovi casi rispetto ai 239 della settimana precedente) e i casi attivi sono scesi da 453 a 410. Per quanto riguarda l’incidenza dei casi su 100mila abitanti negli ultimi sette giorni, la situazione peggiore è quella del distretto Cesena-Valle del Savio con 183 (la soglia di allerta è a 250) mentre Riccione è a 63 e Rimini a 76. A Rimini risultavano quattro le classi in quarantena (nove la settimana precedente), ben 15 invece a Ravenna. Due i focolai la scorsa settimana in ambito sanitario: uno in ospedale e uno in una struttura assistenziale.

“I dati della settimana presa a riferimento – commenta Mattia Altini, Direttore Sanitario Ausl Romagnamostrano una maggior circolazione del virus su tutto il territorio, comune a tutto il Paese, con un ulteriore aumento dei nuovi casi di positività. Anche sul fronte ospedaliero si registra un incremento dei ricoveri, soprattutto nei reparti ordinari, ma grazie all’effetto protettivo dei vaccini nell’evitare soprattutto forme più gravi della malattia, la percentuale di occupazione dei posti letto a livello aziendale al momento resta ancora sotto controllo. In questa situazione, con le temperature più basse che ci costringono a vivere prevalentemente al chiuso, è ancora più importante accelerare con le vaccinazioni. Sul territorio aziendale il numero dei soggetti vaccinati è in continuo aumento – prosegue Altini – ma dobbiamo spingere sulle terze dosi che servono per rafforzare le nostre difese e alle quali tutti i cittadini romagnoli dai 60 anni in su possono sottoporsi anche senza la prenotazione, accedendo direttamente ai punti hub vaccinali. Raccomando anche agli operatori sanitari di fare il richiamo quanto prima. Così come dobbiamo continuare a insistere con le prime dosi e con chi ancora non ha completato il ciclo vaccinale perché la malattia è ancora pericolosa. Ognuno di noi può fare la propria parte, per proteggere sé stessi e gli altri: vaccinandosi e rispettando scrupolosamente le buone pratiche nella vita di tutti i giorni”.

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