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Gemmano pronta a ratificare

Le grotte di Onferno e il promontorio di San Leo nella candidatura Unesco

In foto: le grotte
le grotte
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 6 nov 2021 15:23
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Le Grotte di Onferno, nel comune di Gemmano, entrano a pieno titolo nella candidatura promossa della Regione Emilia-Romagna per il riconoscimento di Patrimonio Mondiale Unesco.

Il prossimo 23 novembre il consiglio comunale di Gemmano sarà chiamato a ratificare la decisione con il voto della delibera del protocollo d’intesa fra gli enti coinvolti a sostegno della candidatura delle aree carsiche e gessose della regione Emilia-Romagna, delle quali fa parte nel riminese la Riserva Naturale Orientata e le Grotte di Onferno e il promontorio di San Leo. La Commissione Nazionale italiana per l’UNESCO ha accolto di recente la richiesta di iscrizione del sito “Grotte e Carsismo evaporitico dell’Emilia-Romagna” costituito da tre aree principali: Gessi triassici dell’Appennino Reggiano, Gessi bolognesi e Vena del Gesso Romagnola.

Il Ministero italiano della Transizione Ecologica, che cura l’invio della candidatura al Comitato del Patrimonio Mondiale a Parigi, ha proposto l’ampliamento della candidatura coinvolgendo anche le aree gessose affioranti nella collina Riminese, a Gemmano ed a San Leo, in considerazione della loro riconosciuta qualità ambientale e rilevanza scientifica. Entro il 30 Novembre sarà sottoscritto il Protocollo d’intesa dagli enti partecipanti e sostenitori che nel riminese prevede i comuni di Gemmano e San Leo e la Provincia di Rimini, quindi entro gennaio 2022 la Regione (Assessore Barbara Lori) consegnerà la documentazione al Ministero che formulerà ufficialmente la candidatura al Comitato internazionale UNESCO.

Oltre al prestigio per Comune, Provincia e Regione, “i benefici – spiega il sindaco di Gemmano Riziero Santiderivano dall’attenzione che si genera per il sito, per i suoi valori e per la sua protezione e conservazione. Altro aspetto di grande rilevanza sarà la visibilità che viene associata al sito nel momento in cui entra a fare parte di un sistema riconosciuto a livello internazionale. Tutto ciò porterà ad una migliore attrattiva sul piano turistico del sito e di tutto il territorio”.