Indietro
menu
l'8 dicembre al Palas

Il premio San Martino d'Oro a chi ha fatto crescere Riccione

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 19 nov 2021 15:06 ~ ultimo agg. 23:24
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Porta la firma di Marco Lodola l’opera d’arte scelta per la prima edizione del premio San Martino d’Oro Città di Riccione. Il conferimento dell’onorificenza si terrà l’8 dicembre con una cerimonia aperta a tutta la cittadinanza alla sala Concordia del Palazzo dei Congressi, seguita dal concerto della Banda Nazionale dei carabinieri, diretta dal Tenente Colonello Massimo Martinelli. La scultura, ideata a quattro mani con l’artista Giovanna Fra rappresenta San Martino e omaggerà le persone che nei vari campi si adoperino o si siano adoperati per lo sviluppo e la crescita della città: persone, enti, associazioni e organismi che si sono particolarmente distinti in campo culturale, scientifico, industriale, lavorativo, sportivo e filantropico o per atti di coraggio in nome dei valori della solidarietà umana.

 

“Sono onorato di far parte di questo progetto che mi vede ancora una volta impegnato per la città di Riccione –  dichiara Marco Lodola in videocollegamento questa mattina – , una località in cui sono di casa, sempre nel mio cuore e che mette allegria ogni volta che vedo il cartello di ingresso in autostrada. Tra mostre, gallerie private, e la realizzazione della statua Hippo, nel piazzale di fronte alla stazione e mia figlia più piccola che viene spesso a Riccione, il mio rapporto con la città è di lunga data seppur manchi da un po’ di tempo. Conto di tornarci presto per viverla anche nel periodo invernale”.

L’idea – afferma l’assessore delegato al Centenario, Alessandra Battarra – è quella di mantenere negli anni, quindi oltre la ricorrenza del Centenario stesso, questo premio di comunità”.  Se l’autonomia di Riccione cade il 19 ottobre  2022 e lo stemma civico è stato concesso al Comune il 2 aprile 1925 con Regio Decreto, risale al 1923 in considerazione della presenza della chiesa dedicata a San Martino nel cuore del borgo storico di Riccione Paese, la costituzione di una commissione composta da illustri cittadini che, sulla base di memorie storiche e documentali, propose all’Amministrazione comunale uno stemma con “ il Santo Martino a cavallo armato, la terra, il cielo e il mare con cinque navi e vela naviganti”.

Accompagnare il centenario della città – dichiara il sindaco Renata Tosi – con una serie di appuntamenti e ricorrenze di città ritengo sia doveroso, a partire da questo premio, che grazie alla consegna di un’opera d’arte, frutto della sensibilità di un artista di fama internazionale e indiscussa abilità quale è Marco Lodola, sarà motivo di soddisfazione e orgoglio per la città tutta. Oltre a questo, un’altra e grande opera luminosa del maestro Lodola verrà posizionata a Villa Franceschi, quartiere generale del Centenario che in questi mesi ha accolto tanti cittadini e in cui sono prossime mostre e allestimenti dedicati. Un grazie particolare all’ intera giunta per il lavoro di consultazione e confronto portato avanti fin qui e ai riccionesi che, prima e dopo la stagione estiva, hanno rispolverato nella memoria e nei cassetti vecchie fotografie e documenti utili al conferimento del premio. L’8 dicembre non sarà peraltro un semplice conferimento di un premio, ma anche un momento di sorprese e condivisione per ricordare la storia che ha contraddistinto Riccione dal raggiungimento della sua autonomia, come Comune, ad oggi. Dare risalto e far risplendere l’operato e le gesta dei cittadini o enti che hanno contribuito a fare grande Riccione, sarà per me la gioia più grande.”

La scultura luminosa che verrà collocata a Villa Franceschi direttamente tratta dall’immagine del logo del Comune di Riccione è grande 120 cm per 130. “Il rosso del mantello, il verde e l’azzurro – spiega Lodola – sono i colori di Riccione, trasparenti ed immediati che ci ricordano le vetrate di chiese. L’oro della trascendenza è stato scelto per l’aureola e per la spada santificata da gesti di carità. Il Santo a cavallo e avvolto dal mantello rosso diviso a metà, come fosse un gesto di Lucio Fontana. La sua spada di fede e pace taglia il mantello per farne dono all’uomo povero e bisognoso. Il mendicante è raffigurato come un’ombra sul dorso del cavallo, una forte luce interna alla scultura illumina personaggi e simboli, investendo lo spettatore di rinnovato misticismo.”

Un appuntamento quello del San Martino d’Oro che rientra appieno nel bel percorso culturale che stiamo vivendo a Riccione e che nei prossimi mesi vedrà susseguirsi tanti appuntamenti, a partire da Spazio Tondelli On The Go” ha aggiunto l’assessore Stefano Caldari.