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Per aumentare competitività

Croatti (5 Stelle): adeguare capienza discoteche a standard europei, confronto al via

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 13 nov 2021 17:59
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Il senatore riminese del Movimento 5 Stelle Marco Croatti è il relatore di un “Affare Assegnato” in Commissione Industria, commercio e turismo con l’obiettivo di creare un documento “che impegnerà il governo nel confrontarsi con alcune norme che regolano il settore delle discoteche al fine di renderle più competitive e sicure“.

“L’aumento della capienza e l’allineamento agli standard europei sull’affollamento che in Italia è previsto dal nostro ordinamento a 1,2 persone/mq – spiega Croatti – è considerato dagli operatori del settore discriminatoria e punitiva e da tempo chiedono, invano, di adeguarla. È un parametro molto importante visto che ormai il mercato degli eventi si svolge a livello continentale ed i club italiani sono altamente penalizzati da capienze quasi dimezzate rispetto a quelli che si trovano in altri paesi comunitari”.

“Da studi statistici e approfondimenti effettuati in seno alla mia commissione ritengo ci siano tutti i presupposti per portare la densità di affollamento per un locale al chiuso al parametro di 2 persone al mq. mantenendo comunque adeguate caratteristiche in merito alle uscite di sicurezza e ai tempi di evacuazione”.

Nei prossimi giorni inizieranno le audizioni in commissione, in cui ascolteranno tutti gli attori coinvolti, dagli enti responsabili della sicurezza alle associazioni di categoria dei locali, “con l’obiettivo di presentare, attraverso questo Affare Assegnato, le nostre richieste al Governo, impegnandolo ad adottarle”.

“In questi periodi di tremenda crisi del settore dello spettacolo un incentivo quale l’aumento di capienza del locale potrebbe spronare molti imprenditori a ristrutturare i propri locali adeguandoli alle caratteristiche tecniche e, soprattutto, impiantistiche richieste dalle norme di riferimento del settore RTV (Regola Tecnica Verticale); altrimenti, col passar del tempo, vi saranno sempre più locali obsoleti e fuori mercato il cui unico destino sarà quello della chiusura. Per le ragioni sopra elencate la necessità di adeguare l’offerta dei club italiani agli standard europei, conseguendo di fatto una maggiore sicurezza sia dal punto di vista della gestione dell’emergenza che impiantistico, risulta vitale per la sopravvivenza della categoria”.