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Villanova Basket: Guiducci e Mussoni, la meglio gioventù Tigers

Filippo Guiducci e Mattia Mussoni (Foto Alfio Sgroi)

35 anni in due. Ma tanti minuti da spendere in campo e parecchi punti nelle mani. Insomma un pedigree quasi da giocatori ‘consumati’ per Mattia Mussoni e Filippo Guiducci, due degli “enfant du pays” che possono esibire con orgoglio i Villanova Tigers.

Guardia classe 2002, 187 cm, Mussoni è di quella ‘covata’ Tigers che ha vinto in fila due titoli regionali e raggiunto la finale in Elité. Poi il salto in prima squadra, che Mattia si è guadagnato con le sue innegabili doti atletiche, la caratteristica ‘garra’ e un’ottima facilità di rimbalzo, contropiede e di attaccare il ferro.

Di anni Guiducci ne ha appena compiuti 16, è alto 190 cm, ma è un prospetto decisamente interessante. Già nello scorso campionato ha messo in mostra le sue doti di play-guardia, polpastrelli molto educati anche dalla lunga distanza, e una buona visione di gioco, condita dalla propensione ad avvicinarsi al ferro. In estate alcune società si sono interessate al ragazzo, che ha pure sostenuto qualche provino, ma d’accordo con la società ha proseguito nel suo percorso con i Tigers.

“Ripongo molta fiducia su entrambi i ragazzi – commenta il Ds Simone Stargiotti e credo pagherà il lavoro che hanno fatto in estate e stanno facendo adesso sul campo e in palestra con il preparatore e il fisioterapista. Gli investimenti della società sullo staff possono dare grandi possibilità di crescita ai giovani che ci credono ed acquisiscono la mentalità del lavoro che nel basket moderno è più importante del talento”.

Mattia Mussoni, cosa significa per lei, nato e cresciuto a Villa, difendere i colori del suo paese?
“L’amore per questo sport è nato prestissimo. Ho iniziato a giocare a basket a cinque anni imparando i primi rudimenti e i fondamentali a Villa Verucchio, il mio paese. È un onore per me aver giocato sempre con questi colori e aver conquistato due titoli giovanili con i 2002 (e una finale elité persa, ndr)”.

La scorsa stagione ha disputato un’ottima annata, ora è reduce da un piccolo infortunio, come vede il 2021-22?
“Lo scorso anno è stato il secondo in cui Villanova Tigers ha militato in serie D, dove il livello, rispetto agli anni precedenti, si è ulteriormente elevato. Pandemia e lockdown hanno reso difficile la continuità sia negli allenamenti sia in campionato. Quest’anno, dopo un’intera estate passata ad allenarci duramente, spero si comincino a vedere i frutti già dalle prime partite. L’infortunio che ho patito in amichevole contro Riccione, sta per fortuna rientrando: non appena potrò tornare in campo darò il massimo per la squadra e i compagni”.

Sarà una delle guardie titolari: cosa promette ai tifosi?
“Fare promesse è praticamente impossibile, ma una cosa posso assicurare a tutti i tifosi: darò sempre tutto quello che ho, per raggiungere ogni volta il miglior risultato possibile (come ho sempre fatto in curva, da tifoso!)”.

Coach Evangelisti riveste molta fiducia in lei.
“Con il coach ‘Pelo’ c’è sempre stato un rapporto schietto e diretto. Ammetto di non avere mai avuto un carattere particolarmente affabile. Però Evangelisti mi sta dando molta fiducia e io non voglio assolutamente deludere le sue aspettative. Con la squadra mi trovo molto bene. Sono tra i più giovani, ma nel gruppo c’è stima, complicità, rispetto e amicizia al punto che con diversi ci frequentiamo spesso anche fuori dalla palestra”.

Filippo Guiducci, un po’ a sorpresa ha esordito in serie a 15 anni.
“Avrei dovuto giocare U19 e Promozione, quest’ultima non ha potuto disputare il campionato e – complice il Covid – coach Evangelisti mi ha buttato in prima squadra. È stata una sorpresa, ero emozionato ma sono riuscito a gestirla nelle prime gare, ho colto al volo la possibilità che mi è arrivata, prendendomi anche le mie responsabilità in campo”.

In questa stagione sarà già dentro le rotazioni.
“In estate mi sono allenato duramente e continuo a farlo pure ora, anche con l’U19. L’obiettivo personale è migliorare nei fondamentali e soprattutto nella gestione della gara, e avere più intensità in difesa. Vorrei dare un contributo fattivo alla causa dei miei Tigers”.

La sua migliore propensione?
“Senza dubbio il tiro, soprattutto dall’arco. Amo molto anche entrare e l’utilizzo del piede perno”.

È il baby della squadra, com’è il rapporto con giocatori esperti e fuori categoria come Zannoni, Russu, Frigoli e Polverelli?
“Li conosco da poco ma li vedo interessati al progetto, mi aiutano in palestra nella crescita, sono un valido ‘faro’ per migliorare. Anche per mentalità sono giocatori da prendere ad esempio dentro e fuori dal campo”.