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giovedì 25 aprile 2024
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Calcio Serie D

Rimini-Tritium 4-0: il dopogara

In foto: Il saluto dei tecnici Gaburro e Tricarico prima del calcio d'inizio
Il saluto dei tecnici Gaburro e Tricarico prima del calcio d'inizio
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 8 minuti
dom 3 ott 2021 16:55 ~ ultimo agg. 4 ott 13:06
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Le dichiarazioni al termine di Rimini-Tritium 4-0 (leggi la notizia).

Il primo a presentarsi in sala stampa è il mister del Rimini, Marco Gaburro: “È stata una gara che si è incanalata subito sui binari giusti in base a quello che avevamo preparato e che pensavano potesse essere. Abbiamo aggredito da subito l’avversario, che è un avversario che solitamente palleggia tanto e cerca tanto di giocare. Gli abbiamo impedito di fare quello che sa fare e che domenica scorsa contro il Fanfulla aveva fatto molto bene. Siamo stati padroni del campo. Poi, è dispiaciuto magari che siano venuti soltanto due gol nel primo tempo e su palla inattiva rispetto alla qualità del palleggio e alla territorialità che abbiamo avuto. Ci sembrava che difficilmente ci sarebbe potuta sfuggire. Speravo di fare il prima possibile il 3-0 per poter gestire qualche energia perché mercoledì giocheremo un’altra partita importante. È andata bene così”.

La Tritium è stata un po’ troppo rinunciataria? “Gli avversari sono rinunciatari? Dipende sempre da quello che fai te perché non penso che uno venga qua con l’idea di non fare niente. Il termine rinunciatario significa che qualcuno rinuncia a far qualcosa, bisogna capire se ha rinunciato per scelta o ha rinunciato perché gli abbiamo impedito di giocare. Io penso che potevamo aspettarci forse qualcosa di più sul piano dell’aggressività da parte dell’avversario, ma sul piano del gioco penso che loro non siano riusciti a giocare perché li abbiamo pressati bene, perché oggi sia Tomassini sia Gabbianelli sia Ferrara nel primo tempo sono andati spesso a impattare con loro e se i tuoi attaccanti recuperano palla sicuramente il tipo di partita che puoi fare è diverso rispetto al fatto che sia tu a rinunciare ad aggredire, ad abbassarti, a recuperare palla in altra maniera”.

Quali le indicazioni dalla gara? “Indicazioni che stiamo portando avanti un progetto chiaro, con secondo me un progetto di gioco ben definito: con la squadra che ha bene in mente quello che deve fare, e che quando abbiamo campo e possiamo fare partita abbiamo le idee chiare sulle strade da seguire per andare in porta e cercare di fare gol. Abbiamo detto più volte che ci saranno due tipi di partite in questo campionato: partite in cui riesci tu a fare gioco e ad importi e partite in cui magari fai più fatica a fare gioco. Questa fa parte delle partite in cui riesci a fare gioco, com’era stato col Prato anche oggi abbiamo fatto una partita ineccepibile. Quando ci saranno altri tipi di partite cercheremo di migliorarci, anche se poi io vedo una continuità in questa squadra. Anche nel primo tempo di Bagnolo si era provato a fare queste cose, è chiaro che se il campo è grande la metà e se l’avversario lavora diversamente dall’esterno si vede dell’altro, però penso che nella testa dei ragazzi ci fossero le idee chiare anche lì”.

Nel ritorno le avversarie si chiuderanno di più. “Sono d’accordo, anche se va anche detto che venire su questo campo qua e chiudersi particolarmente non sarà così semplice per quel tipo di squadre. Diventa più difficile magari in certe trasferte dove sia il fondo sia magari i tipi di campo sono effettivamente diversi. Però facciamo un passo alla volta e quando ci saranno di nuovo quelle situazioni cercheremo di capire. Il prossimo futuro non presenta situazioni così perché Forlì è un campo diverso e un avversario diverso, quindi sarà una cosa diversa da queste due in casa, ma anche rispetto a Bagnolo come tipo di avversario. Lo stesso vale per la Sammaurese. Se arriveranno sempre punti com’è stato a Bagnolo ben venga”.

Sul campionato. “Io l’ho detto anche ai ragazzi oggi, mi sembra si stia delineando uno schema abbastanza chiaro in questo campionato: con due squadre che l’anno scorso sono arrivate seconda e terza, che hanno mantenuto buona parte del blocco squadra e che sono partite subito dicendo di essere presenti con quelli che sono i risultati di Lentigione e Aglianese, poi un gruppetto di squadre, tra i quali il Rimini, che a livello di scelta e di progetto hanno cambiato molto rispetto all’anno scorso, come può essere il Carpi o lo stesso Ravenna, e che provano intanto a dimostrare di esserci come ci sono queste due squadre. Col passare del tempo si cercherà di capire poi i valori tra queste squadre. Ma penso che i campionati non si decidano mai in questa fase, in questa fase è importante capire se ci si è o non ci si è. In questo momento qua noi come Rimini pensiamo di essere sulla strada giusta”.

La panchina lunga alla fine farà la differenza? “Io spero conti. Sappiamo che sono tanti ragazzi bravi, tutti quanti che vogliono giocare. Anche oggi nel secondo tempo sono entrati tutti con determinazione, con spirito. Non parlo soltanto degli over che sono entrati come Piscitella, come Germinale, come Greselin, che hanno fatto vedere anche domenica scorsa di cosa sono capaci, ma anche Pari, anche Pecci, che sono due ragazzi con quella voglia di far vedere anche in poco tempo quello che hanno dentro in questo momento. Questo deve essere un aspetto che rafforza il gruppo perché poi ci sono delle partite in cui c’è bisogno di qualcuno e delle partite in cui c’è bisogno di qualcun altro. La panchina serve sia durante la gara sia andando avanti servirà anche per modificare la formazione”.

Ancora sui tanti cambi di qualità presenti nella rosa biancorossa. “Bisogna capire la rosa del Carpi e delle altre squadre per capire questo aspetto. Noi abbiamo tutto quello che serve da questo punto di vista. Sugli altri non riesco ancora ad esprimermi in maniera definitiva. Questo è un aspetto importante ma non è l’unico perché poi dipende anche da quante assenze una squadra ha e da che momenti di crisi vive. Non è che sempre chi ha meno panchina poi abbia per forza tanti problemi. Noi sicuramente abbiamo una panchina importante, anzi faccio fatica anche a capire qual è la panchina e chi sono i titolari. Ma questo è un vantaggio per un allenatore. Tutti vogliono giocare sicuramente, ma penso che qui dentro tutti vogliono vincere. E per vincere bisogna partecipare a un gruppo organizzato in una certa maniera, che presenta dei momenti della stagione in cui ha più spazio qualcuno e dei momenti in cui ha più spazio qualcun altro. Io penso che se un giocatore vuole fare 38 presenze non viene a Rimini, va in un’altra squadra. I bilanci sulle presenze e non presenze vanno fatti nel medio periodo e non dopo una o due partite”.

Il tecnico della Tritium, Danilo Tricarico, fa i complimenti alla squadra biancorossa. “C’è da fare i complimenti al Rimini. Questo per me è il secondo anno in serie D, ma onestamente una squadra così forte non ho mai avuto il piacere d’incontrarla. Quindi onore al Rimini e un grosso in bocca al lupo perché credo sia una squadra che meriti ben altri palcoscenici”.

Si aspettava qualcosa di più dai suoi uomini? “Mi aspettavo qualcosa in più nell’impatto iniziale, anche se poi noi siamo una squadra molto giovane, in costruzione, che deve cercare di salvarsi. Oggi siamo venuti qui contro una squadra così forte davvero molto rimaneggiati, abbiamo finito la partita con sette under. Non c’è mai stata partita. Mi è dispiaciuto perché il risultato avrebbe potuto essere anche più ampio, però mi sarei aspettato che la mia squadra, come abbiamo fatto ad esempio ad Agliana o domenica scorsa col Fanfulla, provasse a giocare perché è quello su cui stiamo lavorando. Probabilmente noi oggi la partita l’abbiamo persa prima di cominciare a giocare”.

Simone Tonelli, centrocampista del Rimini, uno dei migliori in campo. “Ci tenevamo a far bene, era la seconda in casa. Avevamo pareggiato contro la Bagnolese per me una bella partita, quindi tre punti oggi danno importanza al pareggio di domenica scorsa in trasferta”.

Cos’ha fatto la differenza? “Penso che tecnicamente siamo una buona squadra, la differenza l’ha fatta la voglia che abbiamo di sacrificarci e di correre perché la tecnica viene fuori quando ti muovi bene, corri tanto e hai voglia di sacrificarti per il compagno”.

E adesso il derby a Forlì. “È una partita importante, anche il Forlì ha fatto un’ottima squadra e vorrà fare bene davanti ai suoi tifosi. Noi ci arriviamo nel miglior modo possibile, dobbiamo stare tranquilli, è una partita che dà tre punti come le altre e dobbiamo arrivarci con la testa più libera possibile e la voglia che ci abbiamo messo oggi”.

Sarà un banco di prova per vedere il livello di questo Rimini? “Nella prima giornata incontravi il Prato e si diceva che era un banco di prova perché la prima partita era un’incognita, e abbiamo fatto una buona partita. Sicuramente il Forlì ha fatto una buona squadra e vorrà fare un campionato importante, questo come noi e altre sei-sette squadre. La differenza la fanno sempre come entri in partita, lo spirito, e gli episodi che possono nascere nella partita”.

Per lei sarà partita da ex. “Ho giocato a Forlì, ho fatto dei begli anni, sono stato bene. È bello tornare a giocare in uno stadio dove ho fatto begli anni, ma la valuto una partita come le altre. Ci sono tre punti da prendere e andiamo a giocare”.

Dove può migliorare questo Rimini? “Nel calcio si può sempre migliorare. Sicuramente stiamo creando un buon gruppo e dobbiamo cercare di rafforzarlo sempre di più. Non è facile, ci sono tante partite, si fanno tanti sacrifici nel giocare in una squadra come il Rimini. Dobbiamo capire tutti l’importanza e il bello di giocare in un gruppo così importante, per un obiettivo importante. Non è semplice perché ci sono anche dei ragazzi che ogni volta devono fare panchina o tribuna, però è bello vedere nei gol come esultano quando torniamo negli spogliatoi, come ci abbracciamo tutti e come viviamo la vittoria e le partite”.

Tommaso Panelli, difensore del Rimini. “Diciamo che oggi è stata un’ottima prova di squadra. Siamo stati bravi a levare i punti di forza dell’avversario. Ho avuto due occasioni, purtroppo quest’anno non entra. Ma va bene così, l’importante era fare un’ottima partita di squadra, dare valore al pareggio di Bagnolo che, per come si era messa la partita, non era così scontato. Adesso testa a mercoledì: sarà un’altra partita importante, come del resto sono tutte”.

Oggi gli avanti avversari non vi hanno mai impensierito. “Sicuramente siamo stati poco impegnati, merito di tutta la squadra, non solo dei difensori, se gli avversari non arrivano là davanti”.

Gian Marco Gabbianelli, attaccante del Rimini, parte dal suo secondo gol, arrivato su punizione. “Più ingenuo il portiere, lo devo rivedere ma penso più “papera” del portiere. Era ora, era un gol cercato. Ci ho provato anche col Prato, un po’ meno con la Bagnolese, però era un gol che volevo e che ho cercato tanto”.

Sul fallo da rigore subito. “Non ho capito bene se ero dentro o fuori perché non ho visto l’area, guardavo la palla. Ho sentito uno sgambetto incredibile: più rigore di quello, non ci potevano essere dubbi”.

Era lei il rigorista? “Il mister segna due nomi: o io o Tomassini, l’altra volta l’ha fatto Simone. Siamo d’accordo per fare più o meno uno a testa e siccome lui due gol li ha già fatti anche per farmi sbloccare, lo ha lasciato tirare a me”.

Qual è stata l’arma vincente del Rimini oggi? “Sapevamo che avremmo dovuto fare la partita e l’abbiamo preparata in questo modo: aggredendoli da subito abbastanza alti, siamo stati anche bravi a sbloccarla subito perché poi ti viene l’ansia da risultato. L’abbiamo messa subito nel binario giusto ed è andata bene così”.

Si diverte a giocare in questa squadra? “Io mi diverto molto in questa squadra: vado un po’ in giro per il campo, vado a toccare più palloni possibili, mi diverto con i ragazzi perché sono tutti bravi giocatori: quando hai accanto bravi giocatori è più facile giocare bene, sai che la palla può tornarti quasi sempre, sai che quando la dai a loro è quasi in banca. È divertente soprattutto in casa, adesso vediamo in trasferta, se la partita con la Bagnolese è stata un caso oppure se fuori casa fatichiamo un po’ di più”.

Quale miglior test del derby del “Morgagni”. “Sarà sicuramente una bella partita. Si affrontano due ottime squadre, con più o meno gli stessi obiettivi. Sono partite che vanno da una parte all’altra in base a degli episodi, chi è più bravo la porterà a casa. Sicuramente ci sarà da lottare di più rispetto ad oggi perché l’avversario è superiore rispetto a quello odierno, però andiamo lì anche consapevoli della nostra forza. Speriamo giochi di più, questo ci potrebbe facilitare anche, squadre che si chiudono come la Bagnolese non sono facili da affrontare, sicuramente il Forlì in casa non ci aspetterà così tanto, proveranno anche loro a fare la loro partita. Spero”.

LE PAGELLE DI FRANCESCO PANCARI