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il quarto è ricercato

La stanza d'albergo trasformata in laboratorio di droga, tre 20enni arrestati

In foto: Droga, soldi e telefoni sequestrati dalla polizia Locale
Droga, soldi e telefoni sequestrati dalla polizia Locale
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 20 ott 2021 14:53 ~ ultimo agg. 21 ott 08:47
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Alloggiavano in hotel senza alcun tipo di registrazione e avevano trasformato le proprie camere in laboratori di preparazione di sostanze stupefacenti e confezionamento delle dosi. Lunedì sera, la Squadra giudiziaria della polizia Locale di Rimini ha messo a inferto un altro colpo allo spaccio di droga in un albergo a Marebello, dove sono stati arrestati tre albanesi di età compresa tra i 22 e i 23 anni. Un quarto connazionale è fuggito dopo essersi calato dalla finestra.

Un’operazione iniziata nei giorni precedenti grazie a informazioni confidenziali ottenute dagli agenti, che avevano così attivato appositi servizi di pedinamento e osservazione sul campo, nell’area adiacente all’hotel. I sospetti sono aumentati quando è stata individuata una persona che entrava e usciva più volte dalla struttura, incontrando altri soggetti già noti agli agenti. Uno di  questi – poi fermato – è stato trovato in possesso di 2,2 grammi di cocaina e denunciato per uso personale. Da lì la decisione di fare irruzione nell’hotel durante il turno serale di lunedì scorso.

Erano tutti e quattro in camera gli albanesi quando gli agenti sono entrati sorprendendoli mentre preparavo la sostanza stupefacente e confezionavano le dosi. Uno si è dato alla fuga calandosi dal primo piano. Dalla perquisizione delle due camere in cui alloggiavano, sono stati rinvenuti bilancini di precisione, ritagli per il confezionamento e tutto il materiale per il trattamento e la preparazione delle dosi, le sostanze da taglio come “mannite” e “paracetamolo”, oltre ad un totale di 12 grammi di cocaina e 11 di hashish, suddivisi in pezzi ancora da trattare e alcune dosi già pronte per essere vendute.

Un sequestro che ha fatto scattare le manette per i tre giovani, finiti a processo per direttissima. Solo uno dei tre, residente in provincia di Pisa, era regolare sul territorio mentre gli altri – con alle spalle reati in materia di stupefacenti – erano privi del permesso di soggiorno. La persona ricercata, sfuggita all’arresto, è stata comunque identificata in quanto sono stati ricevuti i suoi documenti. Tutti e quattro alloggiavano da tempo nell’albergo, su cui adesso sono in corso ulteriori verifiche e indagini per valutare eventuali illeciti amministrativi. Oltre alla droga sono stati sequestrati anche tre telefoni cellulari e soldi in contanti per un totale di 530 euro. Al termine dell’udienza, svoltasi ieri mattina in tribunale, il giudice ha convalidato l’arresto dei tre e disposto il sequestro conservativo del denaro.