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Mulino di Amleto

Giorno della Memoria. Al teatro degli Atti in scena "L'istruttoria"

In foto: dalla locandina
dalla locandina
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 20 ott 2021 12:53 ~ ultimo agg. 12:56
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Il teatro degli Atti in via Cairoli a Rimini ospita per tre repliche L’istruttoria, spettacolo per la prima volta in scena a Rimini realizzato da Mulino di Amleto Teatro per la regia di Dirk Ploenissen, che è anche tra i protagonisti sul palco. Lo spettacolo, realizzato in collaborazione con il Comune di Rimini per il Giorno della Memoria 2021 e poi rinviato a causa dell’emergenza sanitaria, andrà in scena venerdì 22 e sabato 23 ottobre (alle ore 21) e domenica 24 ottobre (ore 16). 

Prevendita on line a cura di   Mulino di Amleto Teatro. Si può prenotare inviando un’e-mail all’indirizzo info@mulinodiamletoteatro.com.

La sera dello spettacolo la biglietteria apre al Teatro degli Atti dalle 19.30 alle 20.30, domenica dalle 14.30 alle 15.30. Per informazioni: https://teatrogalli.it/it/eventonew/listruttoria


La presentazione dello spettacolo:

Le algide pareti delle aule di tribunale, la freddezza dei documenti, il distacco imposto dai rituali processuali per raccontare il dramma della Shoah e l’indelebile desolazione umana che ha lasciato.

Tra il 1963 e il 1965 la città di Francoforte ospita uno storico processo contro un gruppo di SS e funzionari del campo di Auschwitz. A quasi vent’anni dal processo di Norimberga, iniziativa delle potenze alleate per condannare il Terzo Reich, è il primo tentativo della Repubblica Federale Tedesca di confrontarsi con il nazionalsocialismo e i suoi crimini, tra i quali la Shoah (il genocidio di 6 milioni di ebrei europei). In un clima di aspro dibattito civile e politico sulle rimozioni e amnesie del passato, ma anche sul fallito processo di denazificazione della società tedesca del dopoguerra e sulla colpa collettiva, Peter Weiss, poliedrico scrittore e drammaturgo tedesco di origine ebraica, rielabora il materiale processuale, deposizioni di sopravvissuti e di criminali, e crea un dramma civile sotto forma di oratorio in 11 canti che intitola L’istruttoria. La pièce va subito in scena, suscitando apprezzamenti ma anche molte critiche.  

Lo spettatore viene trascinato da Weiss nella freddezza impersonale del contesto del processo, in cui si presentano i fatti e si mettono in contraddittorio le prove e le testimonianze, in un clima di raggelante desolazione per l’enormità del male compiuto e la terribile impotenza della giustizia umana per giudicarlo e condannarlo. Dal 1965 a oggi, L’istruttoria è stata rappresentata innumerevoli volte in tanti Paesi del mondo (in Italia, in un allestimento curato da Gigi Dall’Aglio nel 1984 per Teatro Due di Parma). 

Nella consapevolezza dell’impossibilità di rappresentare l’enormità della Shoah e non volendo aggiungere enfasi retorica o emotiva, la compagnia ha scelto di porre al centro di questa produzione una sintesi del testo, per dar vita a una lettura scenica che trae forza dalla verità fattuale delle parole.