Bolkestein. Dopo lo slittamento della pronuncia, il commento di Biagini (CONAMAL)

Nel pomeriggio di mercoledì era atteso il pronunciamento del Consiglio di Stato sulla validità delle leggi che sospendono la direttiva Bolkestein per prorogare fino al 31 dicembre 2033 i diritti attuali sul demanio marittimo a scopo turistico-ricreativo. Il pronunciamento è però slittato e non è escluso il ricorso alla Corte di Giustizia Europea. Dopo i primi commenti delle categorie (vedi notizia), arriva oggi quello dell’avvocato Roberto Biagini del Coordinamento Nazionale Mare Libero. “Leggo di fantasiose previsioni – scrive – in ordine al pronunciamento della “Plenaria” da parte di chi ha interesse ad “annacquare” la questione per sedimentare ulteriormente la vergognosa situazione di stallo “artatamente voluta” a difesa dei privilegi della lobby dei concessionari balneari. E’ inopportuno esprimere i giudizi senza aver prima letto il pronunciamento “sulla questioni di mero diritto”, cioè sui tre quesiti rimessi dal Presidente del CDS alla “Plenaria” e cioè: a) se la disapplicazione delle “proroghe” competa non solo dai giudici ma anche dagli apparati amministrativi come sostengono i TAR e il CDS (ad eccezione del TAR Lecce); b) se, in caso di risposta affermativa, la P.A. debba annullare o riesaminare il provvedimento adottato in contrasto delle norme U.E.; c) se la moratoria del D.L. 34-2020 debba applicarsi anche alle aree soggette a concessione scaduta al momento della sua entrata in vigore. Di questo si deve parlare. Poi se il Consiglio di Stato, stanco di supplire alla reticenza della “politica trasversale” che da anni ha abdicato al suo ruolo in materia, ritenga di estrarre l’ennesimo cartellino rosso verso il Governo ed il Parlamento, ben venga” conclude Biagini.