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prima assoluta

A San Girolamo il Cartoon su Sandra Sabattini con Vescovo e Sindaco

In foto: il gruppo alla prima visione del cartoon
il gruppo alla prima visione del cartoon
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 17 ott 2021 10:28 ~ ultimo agg. 16:13
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Proiezione in prima visione assoluta per bambini e ragazzi della parrocchia di San Girolamo di Rimini di “Tu la conosci Sandra?”, il cartoon ispirato alla vita di Sandra Sabattini. Una scelta non casuale visto che proprio quella chiesa e i suoi ambienti hanno assistito alla crescita umana e spirituale della giovane, che li abitava insieme alla famiglia e allo zio, don Bonini, che di San Girolamo era il parroco.

In mezzo ai ai bambini nel Teatro parrocchiale di San Girolamo il Vescovo mons. Francesco Lambiasi, il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, il parroco don Roberto Battaglia, l’autrice del cartoon, Emanuela Frisoni, la vicepresidente di APG23, Monica Zanni.

Sandra sarà beatificata domenica 24 ottobre alle 16,00 in Basilica Cattedrale.

Gli ultimi giorni di Sandra.

Sono le 9 del mattino del 29 aprile 1984. E’ l’ottava di Pasqua. Sandra sta andando ad un incontro della Comunità Papa Giovanni XXIII. Con lei ci sono Guido, il suo fidanzato, ed Elio. Appena scesi dall’auto Sandra ed Elio vengono investiti da un’auto. Sandra viene colpita in pieno, catapultata sul cofano e scaraventata a terra. Accorre don Benzi che entra nell’ambulanza e le tiene aperta la bocca perché non rimanesse soffocata. Da Rimini viene subito spostata all’ospedale “Bellaria” di Bologna. Rimane in coma per tre giorni ed il 2 maggio lascia questa terra. Aveva 22 anni.

Il 5 maggio si tenne il funerale. Nell’omelia don Oreste disse: «Sandra ha compiuto ciò per cui Dio l’aveva mandata. Il mondo non è diviso in buoni e cattivi, ma in chi ama e chi non ama. E Sandra, noi lo sappiamo, ha amato molto». La madre Agnese quel giorno capì: «Don, avevamo una santa in casa e non ce ne eravamo accorti! Prendi il libro e preghiamo come faceva Sandra».

Quattro giorni prima dell’incidente Sandra aveva raccontato alla madre di aver visto in sogno il suo funerale e la sua tomba piena di fiori. Nell’ultima pagina del suo diario, due giorni prima dell’incidente, Sandra lasciò il suo testamento spirituale:

“Non è mia questa vita che sta evolvendosi ritmata da un regolare respiro che non è mio, allietata da una serena giornata che non è mia. Non c’è nulla a questo mondo che sia tuo.
Sandra, renditene conto!
È tutto un dono su cui il «Donatore» può intervenire quando e come vuole.  Abbi cura del regalo fattoti, rendilo più bello e pieno per quando sarà l’ora”.