Indietro
menu
Il caso di una signora

Strade e marciapiedi dissestati. Il PD di Riccione: incuria e scarico di responsabilità

In foto: un marciapiede riccionese
un marciapiede riccionese
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
ven 3 set 2021 09:09 ~ ultimo agg. 09:19
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Il PD di Riccione riporta il caso di una signora che ha chiesto i danni al Comune di Riccione per le conseguenze della caduta causata da un marciapiede sconnesso, ricevendo però una risposta negativa:

“Con una ragionevole cautela la caduta si sarebbe potuta evitare”. Con questa lettera, un triste modello predefinito in cui cambiare solo il nominativo, il comune di Riccione ha declinato ogni responsabilità, addossando alla malcapitata signora pure la “colpa” di essere caduta in una delle innumerevoli voragini che si aprono ovunque sulle strade della città. Delusione, amarezza e anche molta rabbia per il danno subito e per la mancanza di tutela verso i cittadini che pagano regolarmente le tasse. Questo vale anche per i turisti che versano la tassa di soggiorno, un vero e proprio tesoretto che il comune incassa ogni anno lasciando la manutenzione di strade e marciapiedi nel dimenticatoio. Ogni giorno – spiega il PD riccionese – si susseguono notizie di cadute con documentazioni fotografiche che rappresentano un vero e proprio pericolo alla pubblica incolumità. Non bastano quattro cartelli che segnalano le strade dissestate, affissi prevalentemente per tutelare il Comune da eventuali risarcimenti per i danni subiti. Prendere atto delle precise responsabilità per mancata manutenzione delle strade pubbliche è il minimo che un’amministrazione possa fare. Non è possibile rischiare di farsi veramente male, perché chi deve mantenere efficienti le strade non lo fa. Levati tappeti e lustrini, l’incuria e la trasandatezza è sotto gli occhi di tutti.