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La lettera

L'addio dei frati alla chiesa di Bellariva. Il rammarico dei parrocchiani

In foto: la parrocchia di Bellariva
la parrocchia di Bellariva
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 8 set 2021 10:39 ~ ultimo agg. 16:45
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Il 3 ottobre nella Messa delle 18 la Comunità francescana darà il suo saluto alla Comunità di Bellariva dopo oltre 70 anni di servizio. Un addio, annunciato ad inizio estate su dopo la decisione presa dal Capitolo provinciale, che addolora tutti i parrocchiani. “Quello che ci fa più rabbia – scrivono in una lettera – è che una decisione così drastica è stata presa senza tenere conto del parere della comunità, di tutto quello che è stato costruito in questi anni e del bisogno che ancora c’è.” E tra i bisogni, i parrocchiani evidenziano sia quelli di fede ma anche quelli legati alla situazione del quartiere. “Basta fare due passi intorno al convento – si legge – per vedere come ogni anno peggiorano degrado e povertà, terreno fertile per la vocazione missionaria dei nostri frati“. Domenica 10 Ottobre alle 16 nella parrocchia “Cuore immacolato di Maria” di Bellariva ci sarà però la Messa di “ingresso” della nuova equipe pastorale composta da don Maurizio Fabbri, Amministratore Parrocchiale, don Matthieu Faye, vicario parrocchiale e dal diacono Marcello Ugolini. “Siamo comunque grati al Vescovo – scrivono i parrocchiani – che ci ha affidato una nuova guida nonostante le difficoltà dovute al fatto che la stessa Diocesi di Rimini non ha abbastanza preti per ogni parrocchia e cogliamo l’occasione per ringraziare ancora padre Franco, padre Davide, padre Lino e padre Maurizio per il cammino fatto insieme in questi anni. Che il Signore li custodisca e li sostenga nel compito di testimoniare una Fede autentica ai fedeli che incontreranno.”

La lettera

A fine settembre Padre Franco e gli altri tre confratelli dell’Ordine dei frati minori conventuali lasceranno la nostra comunità parrocchiale dopo 4 anni di condivisione di un cammino di fede e dopo 70 anni dalla fondazione del convento francescano a Bellariva.
Qualche tempo fa era giunta voce di una possibile decisione in tal senso da parte dell’ordine provinciale e pertanto una delegazione della parrocchia si era recata a Padova per chiedere fermamente una revoca della scelta, raccontando la crescita della nostra realtà parrocchiale sotto la guida dei frati. Purtroppo non è stato possibile avere un dialogo costruttivo e il 29 giugno è arrivata la decisione definitiva a seguito del parere emerso durante il Capitolo provinciale a Padova.
Oggi quello che ci fa più rabbia è che una decisione così drastica è stata presa senza tenere conto del parere della comunità, di tutto quello che è stato costruito in questi anni e del bisogno che ancora c’è.
Bisogno per noi fedeli, che grazie al cammino intrapreso abbiamo imparato la fede non è uno degli aspetti della nostra vita, ma ciò che la sostiene e la riempie di significato, in particolare in un periodo storico come quello che stiamo vivendo in cui sono state messe in crisi molte certezze. La liturgia domenicale con la cura dei suoi segni, la catechesi, la condivisione con le famiglie dei momenti principali dell’anno liturgico, l’oratorio che ha offerto ai bambini e ai ragazzi, fino a che la pandemia l’ha permesso, un luogo sempre disponibile per giocare insieme e studiare. Tutte occasioni per scoprire la convenienza di una fede autentica nella vita personale di ciascuno.
E non meno importante il bisogno per il quartiere di Bellariva. Basta fare due passi intorno al convento per vedere come ogni anno peggiorano degrado e povertà, terreno fertile per la vocazione missionaria dei nostri frati.
Sicuramente saranno destinati in conventi che necessitano della loro presenza, ma la loro presenza non è meno necessaria qui a Bellariva. Che senso ha colmare un vuoto altrove lasciandolo qui?
Pertanto accettiamo con grande rammarico la decisione del Capitolo provinciale, decisione che riteniamo priva di ragioni.
Siamo comunque grati al Vescovo che ci ha affidato una nuova guida nonostante le difficoltà dovute al fatto che la stessa Diocesi di Rimini non ha abbastanza preti per ogni parrocchia e cogliamo l’occasione per ringraziare ancora padre Franco, padre Davide, padre Lino e padre Maurizio per il cammino fatto insieme in questi anni. Che il Signore li custodisca e li sostenga nel compito di testimoniare una Fede autentica ai fedeli che incontreranno.