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incontro in sala marvelli

La scuola al centro dell'impegno politico di Rimini Coraggiosa

In foto: l'incontro "Dove va la scuola?"
l'incontro
di Redazione   
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mar 21 set 2021 13:19 ~ ultimo agg. 14:14
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Un dialogo sulla scuola che riparte, in un anno ancora pieno di incertezze. Incontro partecipato ieri nella Sala Marvelli di Rimini organizzato da Rimini Coraggiosa dal titolo “Dove va la nostra scuola? Un dialogo continuo fra docenti, studenti, famiglie e istituzioni” . Presente anche Chiara Bellini, che sarà vicesindaco nel caso sia Jamil Sadegholvaad a vincere le elezioni.

A moderare l’incontro Mara Marani, capolista di Rimini Coraggiosa ed ex dirigente scolastica.  In dialogo con lei: Vincenzo Aulizio, insegnante di lettere, storico, formatore e appassionato di didattica; Paolo Fabrizio Correggioli, docente di economia aziendale. Per raccontare le loro esperienze nel mondo della scuola sono poi intervenuti: Marco Tonti, docente di informatica e capolista di Rimini Coraggiosa insieme a Mara Marani, Francesca Chicchi, docente di lettere, Armida Loffredo, insegnante di inglese e teatro, Arianna D’Angelo, educatrice sociale.

Senza retorica posso dire che si è trattato di un incontro denso di spunti e molto utile – commenta Chiara Bellini –. Gli interventi, sinceri e frutto di esperienze dirette, hanno alimentato una riflessione profonda in me su ciò che può essere fatto ancora a Rimini per la scuola, per i ragazzi e per gli insegnanti. Questi incontri devono proseguire. Indipendentemente da ciò che una amministrazione deve fare o può fare, c’è anche tutto ciò che può immaginare di fare, che può progettare per il futuro andando nella direzione di un modello di scuola desiderabile per tutti: inclusiva, egualitaria, democratica. Per una scuola che metta al centro, oltre all’apprendimento, anche il benessere”.

Al centro del nostro programma – continua Bellini – abbiamo indicato: la formazione permanente; una didattica condivisa, solidale e inclusiva; il recupero del ruolo del docente; rendere le scuole luoghi accessibili, funzionali e sicuri, come sta avvenendo per la scuola Ferrari, ormai ultimata. Una politica scolastica, dunque, che abbia al centro un modello di scuola e di cittadino”.