Indietro
martedì 16 aprile 2024
menu
Qualificazioni Qatar 2022

La Nazionale di San Marino per la prima volta nella sua storia in Albania

In foto: ©FSGC
©FSGC
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 7 set 2021 20:09 ~ ultimo agg. 20:12
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

È suonata presto, per non dire in anticipo, la sveglia che ha aperto la giornata del trasferimento della Nazionale di San Marino dalla Repubblica all’Albania. Dopo il volo charter su Tirana ed il pranzo in albergo, i Biancoazzurri si sono spostati all’Elbasan Arena, nell’omonima città albanese che ospiterà la sesta giornata di Qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022 per quel che concerne il Gruppo I e segnatamente San Marino.

Originariamente calendarizzata all’Air Albania Arena di Tirana, l’impianto che accoglierà la prima finale di UEFA Europa Conference League della storia, l’incontro è stato trasferito nell’impianto che ha ospitato l’ultimo Turno Preliminare di Champions League – cui ha preso parte la Folgore – per via di ritardi nella preparazione del terreno di gioco capitolino, non al meglio. All’andata terminò 2-0 per gli uomini di Edy Reja, che appena due giorni fa hanno ottenuto – proprio davanti al pubblico di Elbasan – un prezioso successo di misura, maturato a tempo scaduto, ai danni dell’Ungheria e davanti ad oltre 4.000 persone. Ora le Aquile sono i primi inseguitori della Polonia, seconda alle spalle dell’Inghilterra che veleggia a punteggio pieno.

San Marino si presenta incerottato al terzo appuntamento in sette giorni: oltre al lungodegente Berardi, sono assenti Rossi e Cevoli – infortunatisi a Serravalle contro la Polonia -, ma anche Mularoni e Lunadei, squalificati. Prima convocazione ufficiale per Filippo Quaranta e Jacopo Raschi, da poco usciti dal biennio dell’Under 21 (in campo questa sera contro l’Ungheria).

Un posto in mezzo al campo sarà occupato quasi certamente da Alessandro Golinucci, oggi in conferenza stampa insieme a Franco Varrella. Secondo la mezz’ala della Virtus, quella di domani sarà “una partita molto complicata, anche perché ci conoscono dopo l’andata in cui abbiamo ben figurato e retto senza grossi intoppi per un’ora di gioco. Chiaramente tre impegni consecutivi sono un ostacolo non di poco conto per tutti e sulle nostre spalle grava forse ancor di più, in considerazione inoltre del fatto che il periodo di settembre è per noi storicamente piuttosto difficile da gestire. Non cerchiamo alibi, il gruppo è affiatato e affronteremo la partita con la solita mentalità che ci contraddistingue, nonostante al cospetto di una squadra molto forte come l’Albania”.

Non solo tossine e fatica, le sfide con Andorra e Polonia hanno lasciato San Marino anche piuttosto corto dal punto di vista degli effettivi a disposizione di Varrella: “Non abbiamo la velleità di poter cambiare troppo dal punto di vista tattico, piuttosto adattare gli schieramenti rispetto alle qualità dell’avversario. Obiettivamente con l’Albania avremo bisogno di giocatori con determinate caratteristiche sulle corsie e fortunatamente abbiamo ragazzi in gamba in quelle porzioni di campo; in mezzo sostituiremo gli assenti con giocatori altrettanto validi e all’altezza della situazione”.

Rispetto agli avversari in arrivo, Varrella sottolinea: “Ho visto la gara tra Polonia ed Albania, credo sia maturato un risultato che abbia lasciato l’amaro in bocca per gli episodi particolari che hanno portato a quell’esito. Ho però visto una gran bella squadra, quindi per noi sarà alla stessa stregua e livello della Polonia. Nella speranza che alcuni episodi possano girare un po’ meglio rispetto alla sfida di Serravalle di due giorni fa”.

Sul Gruppo I in cui è inserito San Marino, su precisa domanda della stampa locale, il Commissario Tecnico non nasconde come “sia un gruppo piuttosto difficile e lasciando stare le squadre fuori dalla nostra portata, avremmo potuto avere un po’ più di fortuna – tra virgolette – nell’incontro di Andorra. Quello è l’unico binomio che ci lasci un orizzonte da vedere, il resto delle avversarie rientra nel progetto di mettere in campo, e quindi in evidenza, il lavoro che stiamo proiettando in futuro”.

FSGC | Ufficio Stampa