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Adeguare forze dell'ordine

La lettera del sindaco Tosi alla Lamorgese: problemi di sicurezza sono mannaia

In foto: il ministro Lamorgese a Rimini
il ministro Lamorgese a Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 13 set 2021 15:20 ~ ultimo agg. 15:48
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Questa mattina il sindaco di Riccione, Renata Tosi, ha consegnato alla ministra Lamorgese una lettera aperta precedentemente condivisa con la Giunta e i capigruppo in rappresentanza di tutta la maggioranza in Consiglio Comunale. Il sindaco Tosi ha incontrato la ministra degli Interni a margine del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza che si è tenuto in Prefettura questa mattina a Rimini in seguito ai gravi fatti avvenuti sabato sera. Oltre a consegnare la lettera appello, il sindaco di Riccione ha ringraziato la ministra della sua presenza in provincia e ha ricordato l’impegno dell’amministrazione che ha portato all’importante convenzione, finanziata dal Ministero degli Interni, per la realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri di Riccione, opera attesa da decenni. Infine il sindaco Tosi ha ribadito l’importanza dei rinforzi estivi necessari anche per attivare i preziosi presidi in piazzale Roma e in piazzale Ceccarini.

Il sindaco ha ribadito che “nella speranza che nuove iniziative legislative che sosteniamo ed auspichiamo (“riconoscimento dello status di “città balneare”) possano rendere strutturale la presenza sul territorio delle Forze dell’Ordine in modo adeguato alla complessità ed imponenza del turismo di massa”.


Gentile Ministra Lamorgese,
Consegniamo oggi nelle Sue mani la testimonianza di una città, Riccione, e della sua comunità laboriosa, tenace e orgogliosa come tutta la nostra Romagna. Una comunità che lavorando sodo, con capacità e professionalità ha fatto dell’ospitalità un’opera imprenditoriale diffusa sul territorio e condivisa con le città di tutta la nostra Provincia.
Questa che le affidiamo oggi è la reiterata testimonianza di una comunità che rifiuta di considerare endemici ed inevitabili i problemi di sicurezza. Respinge l’idea di dover ogni anno, ogni estate, scegliere tra serenità e lavoro, tra fare impresa e sicurezza, tra fare turismo in una città accogliente per tutti e la paura di lasciare la saracinesca alzata la notte.
La Sua partecipazione all’incontro in Prefettura è estremamente importante e per questo La ringraziamo. Da oggi in poi, confidiamo si possa evidenziare come tra le problematiche legate all’ordine e alla sicurezza in Italia, vi sia anche quella propria delle città balneari e turistiche come Rimini e Riccione.
Oggi non c’è distinzione da fare tra territori o Comuni. Non c’è divisione che regga, c’è invece una comunità di cittadini romagnoli che vuole affrontare insieme a Lei il problema prima che sia troppo tardi, prima che arrivi un’altra estate senza misure adeguate.
I cittadini di Riccione, in tutte le sue componenti, dalle associazioni di categoria, ai consorzi di imprenditori, ai lavoratori stagionali ed io come sindaco con tutta la mia giunta insieme a loro, Le consegniamo Ministra la testimonianza di un’estate difficile, in cui gli episodi di microcriminalità giovanile si sono susseguiti con una cadenza quotidiana assumendo, in alcune occasioni forme abnormi.
Abbiamo assistito a gruppi di decine e decine di giovanissimi scendere in strada armati di pietre e bastoni danneggiare ogni cosa si trovassero davanti. Tali fatti di una gravità estrema ed innegabile per qualsiasi città italiana, diventano per un territorio turistico, una
mannaia che dimezza i turisti, riduce i posti di lavoro, annienta e devasta i sacrifici di una tradizione di accoglienza e ospitalità.
Non possiamo lasciare che ciò che rappresenta la nostra forza e il nostro sostentamento, l’estate, diventi ogni anno un incubo. Non vogliamo sentirci soli ad affrontare, anno dopo anno, situazioni sempre più gravi. Siamo convinti che i cittadini, italiani o stranieri, abbiano diritto a sentirsi sicuri anche quando cambiano città e vanno in vacanza.
Nella speranza che nuove iniziative legislative che sosteniamo ed auspichiamo (riconoscimento dello status di “città balneare”) possano rendere strutturale la presenza sul territorio delle Forze dell’Ordine in modo adeguato alla complessità ed imponenza del turismo di massa.
La nostra testimonianza a Lei, come comunità di cittadini di Riccione, si conclude quindi con un appello, sentito, doveroso ma fermo nelle motivazioni, affinché l’invio di rinforzi per le Forze dell’Ordine sia una scelta automatica e tempestiva che copra tutta la durata della stagione estiva.