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I mezzi non si vedono più

Avvio dei cantieri sull'Adriatica. Ceccarelli: una messinscena elettorale

In foto: l'area senza più mezzi (da Ceccarelli)
l'area senza più mezzi (da Ceccarelli)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 23 set 2021 18:37
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La partenza del cantiere per gli interventi sulla Statale Adriatica, “I famosi “buchi neri” della SS16, la cui sistemazione è chiesta da decenni da cittadini e associazioni imprenditoriali”, è stata una “messa in scena” per una “fake news”. Lo afferma il candidato sindaco del centrodestra Enzo Ceccarelli:  “L’annuncio era accompagnato da una simpatica fotografia del sindaco circondato da trattori, tecnici e operai con tanto di caschetto protettivo. In realtà – come nella migliore tradizione gnassiana – si tratta di una messinscena. Oggi ci siamo recati sui luoghi dei cantieri per vedere i tanto annunciati lavori e, con nostra parziale sorpresa, abbiamo scoperto che non c’è nessun cantiere. Da alcuni giorni, infatti, avevamo capito che questi lavori non sarebbero partiti e che il via effettivo sarà dato solo nel 2022. E ci era stata preannunciata anche l’ennesima messinscena di Gnassi. Ci dispiace per i lavoratori che sono stati obbligati a fare da comparse alla nuova recita dell’attore Gnassi”.

“Del resto – prosegue Ceccarelli – che fosse una presa in giro lo si poteva intuire dall’incipit del comunicato stampa del Comune (in realtà un post sulla pagina Facebook del sindaco Andrea Gnassi ndr): “Oggi si è simbolicamente posata la prima pietra di una serie di opere strategiche che il nostro territorio aspetta da troppo tempo e che consentiranno di superare una volta per tutte i buchi neri della Statale. Con l’installazione del campo base e la consegna delle aree da parte di Autostrade, si apre la fase di cantieri che porterà entro i prossimi 18 mesi alla realizzazione delle nuove rotonde tra SS16 e SS72 San Marino e tra SS16 e Montescudo-Coriano”. Il “simbolico” del comunicato stampa dice giù tutto. Il “campo base” è un paletto conficcato nel terreno. Gnassi si è messo in posa con un tecnico, tre operai e un trattore. A questo è ridotta Rimini nel 2021. L’ennesima operazione da “Grande Fratello” Orwelliano a cui speriamo di mettere fine presto”.