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Su recenti episodi

Angelini (M3V): violenza da condannare, no a clima di odio contro cittadini

In foto: Matteo Angelini
Matteo Angelini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 2 set 2021 19:17 ~ ultimo agg. 19:18
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Il candidato a sindaco del Movimento 3V per le amministrative a Rimini, Matteo Angelini, interviene a commento di recenti fatti per condannare la violenza: sia di chi promuove manifestazioni non autorizzate (il Movimento ha preso le distanze dallo stop ai treni indetto a livello nazionale da gruppi Telegram per mercoledì) ma denunciando anche atteggiamenti irrispettosi da parte di personaggi venuti meno alla dignità dei loro incarichi nei confronti di donne che si trovavano in centro per una recente manifestazione.


L’intervento di Matteo Angelini:

“Come candidato sindaco per il partito 3V, che rappresento a Rimini, non posso che prendere distanza da coloro che, nell’organizzare manifestazioni non autorizzate, stanno spingendo per mettere in atto azioni violente e da chi vuole arrivare a uno scontro con le forze dell’ordine o altri soggetti. Certamente comprendo la rabbia, ma non legittimo chi agisce con violenza, anche verbale.

“La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci” (e dei disperati, aggiungo io)… Così Isaac Asimov fa dire al sindaco di Terminus, Salvor Hardin nel Ciclo della Fondazione. Questa frase è stata più volte usata da politici di sinistra durante le giornate contro la violenza sulle donne, e su questa scelta concordo.

Tuttavia, come prendo distanza da fatti vergognosi accaduti in alcune manifestazioni (fatti che poi si ripercuotono anche su chi manifesta in modo legittimo e senza arrecare danno a nessuno), a maggior ragione devo farlo verso i recenti episodi accaduti in danno di alcune insegnanti a Rimini, durante la presentazione di un libro del presidente della nostra regione, a pochi metri da dove ci trovavamo in tanti per la manifestazione in centro a Rimini. È giunto il momento di uscire dalle vetrine e tornare nella vita reale, per certi personaggi, per i quali chiedo scusa a queste Signore, essendo anche io un uomo come loro. Le chiacchiere stanno a zero. Chiedo ufficialmente che venga valutata l’idoneità di simili personaggi a continuare a svolgere i loro incarichi con dignità e rispetto verso la funzione istituzionale da loro ricoperta.

Metto in guardia tutti i politici sul clima di odio che stanno alimentando contro cittadini inermi, di fronte a politiche sempre più vessatorie e discriminatorie! Mentre i dati ISTAT ci dicono che nel 2020 il 98% dei posti di lavoro è stato perso da donne, mi domando come non si veda chiaramente che discriminare il diritto al lavoro in settori come la Sanità e la Scuola, con professioni svolte in prevalenza da donne, stia andando proprio nella stessa direzione…

Rendere precario il lavoro femminile significa distruggere l’autonomia delle donne, altro che politiche di parità! Tutte vetrine! Non è violenza questa? Una donna separata o senza sostegni come farà ad affrontare una maternità, a mantenere i propri figli? Questa non è violenza?

Sono sceso in campo per farmi portavoce dei bisogni veri, non di quelli indotti da false campagne dove si dividono le persone in pro o contro qualcosa. Io sono qui per voi, mamme, papà, nonni, nonne, ragazze e ragazzi, bambini e bambine, per tutti voi e per i miei due figli, vittime di esclusioni. Sono qui per riportare il dibattito alla pari tra istituzioni e cittadini, senza vetrine, con i miei pantaloncini sportivi, la mia maglietta sudata dopo la corsa e le mie infradito da spiaggia: non mi vedrete in cravatta perché non sono in vetrina e nessuno può comprarmi.