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Nuovo stop per discoteca riminese e ora rischia chiusura più lunga

la droga sequestrata

Nuovo stop per l’Ecu di Rimini. Ieri sera attorno all’una, su segnalazione di alcuni vicini che lamentavano musica troppa alta, è intervenuta nella discoteca di via Pradella la Squadra di polizia giudiziaria, con il supporto della polizia Amministrativa della questura di Rimini, dell’Unità cinofila della polizia Locale di Rimini e degli agenti della polizia Locale di Riccione. Dopo un breve appostamento gli agenti sono entrati all’interno del locale, dove era in programma una serata punk rock, pubblicizzata anche sui social.

Su due piste c’erano centinaia di giovani che ballavano, assembrati e senza mascherine. La musica è stata fatta spegnere e il locale è stato sgomberato attorno alle 2, con il supporto della Polizia di Stato. Accertate la violazione delle normative anticovid si è proceduto, con l’aiuto dell’unità cinofila, a passare al setaccio l’intero locale e a controllare i giovani presenti. Due ragazzi sono stati fermati con modiche quantità di sostanza stupefacente e segnalati come assuntori. Molti si erano già disfatti di quanto avevano in tasca. Gettate a terra, vicino all’entrata del locale, infatti, gli agenti hanno trovato diverse bustine di hashish, marjuana, cocaina e mdma, per un peso complessivo di 40 grammi.

Per l’Ecu, dopo la sospensione della licenza avvenuta esattamente una settimana fa, l’8 agosto, è scattato un nuovo stop di cinque giorni per le violazioni anticovid. A ciò si aggiunge la proposta al Questore di Rimini di una chiusura più prolungata sulla base dell’articolo 100 del TULPS, poiché, per la seconda volta consecutiva, è stata trovata droga nel locale.