Indietro
menu
controlli serrati

Notte blindata. Nessun disordine ma ancora strappi a Riccione

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 29 ago 2021 12:45 ~ ultimo agg. 30 ago 10:47
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Riccione blindata la notte scorsa contro nuovi episodi di violenza. Con un ingente numero di carabinieri impiegati sul campo, supportati dalle Squadre di Intervento Operativo del Reggimento di CC di Bologna, sono stati passati al setaccio i viali, la stazione ferroviaria e quella del TRC, attraverso l’identificazione “di massa” di tutti i gruppi di giovani in arrivo a Riccione per trascorrere la serata.
Un dispositivo di controllo proseguito in tutto l’arco notturno, in cui non sono stati registrati episodi di disordini o risse.

Tuttavia, i carabinieri hanno dovuto procedere alla denuncia in stato di libertà di 6 persone, compresa una donna italiana, tutti tra i 20 e i 18 anni, di cui 4 senegalesi e un italiano di seconda generazione, residenti nella bergamasca, resisi autori, in concorso tra loro, della rapina di una collana d’oro e di un telefono cellulare in zona bagni 84, messa a segno nei confronti di un turista 21enne bresciano.

A seguito dell’evento, il gruppo si è dileguato facendo perdere le proprie tracce e solo al termine di una prolungata ricerca il gruppo è stato rintracciato e condotto in caserma. In assenza della refurtiva, non rinvenuta, è scattato il solo deferimento in stato di libertà. Due componenti del gruppo, in virtù dei numerosi precedenti a carico, sono poi stati immediatamente segnalati alla Questura di Rimini per l’emissione e l’immediata notifica di un foglio di via obbligatorio dalla città.
Nella notte, inoltre, sono stati denunciati altri due soggetti, un senegalese di 25 anni residente a Bergamo ed un italo magrebino residente a Milano, i quali sottoposti a controllo tra la zona del Marano e viale Dante, sono stati sorpresi in possesso di coltelli, immediatamente sottoposti a sequestro. Nei confronti del senegalese, i militari procedono anche per il reato di resistenza, messa in atto per impedire la propria identificazione.