Efficacia del vaccino covid: i dati dell'Istituto di Sanità e l'effetto paradosso
Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, aggiornati al 18 agosto, l’efficacia del ciclo completo di vaccinazione, rispetto ai non vaccinati, raggiunge l’82,5% sulle diagnosi, il 94,9% sulle ospedalizzazioni, il 97% sui ricoveri in terapia intensiva e il 97,1% sui decessi. Attenzione anche all’effetto “paradosso”. Se guardando i numeri assoluti potrebbe infatti sembrare che ospedalizzazioni e decessi siano più frequenti negli individui vaccinati, rapportando il dato alla popolazione e standardizzandolo per 100.000 abitanti, appare molto netta la minore incidenza di eventi gravi nei vaccinati con doppia dose. Lo riporta la Fondazione Gimbe.
L’Istituto Superiore di Sanità evidenzia proprio che, nel momento in cui le vaccinazioni nella popolazione raggiungono alti livelli di copertura, si verifica il cosiddetto effetto paradosso per cui il numero assoluto di infezioni, ospedalizzazioni e decessi può essere simile tra vaccinati e non vaccinati, per via della progressiva diminuzione nel numero di questi ultimi. Per esempio, nella fascia di età 80+, dove la copertura vaccinale è intorno al 90%, si osserva che il numero di ospedalizzazioni fra vaccinati con ciclo completo è pari a 456 e mentre nei non vaccinati è più basso, pari a 331. Calcolando però il tasso di ospedalizzazione negli ultimi 30 giorni, si riscontra come questo per i non vaccinati sia oltre nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo (103,3 vs
11,1 ricoveri per 100.000 abitanti). Analizzando allo stesso modo il numero dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi negli over 80, si osserva che negli ultimi 30 giorni il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei vaccinati con ciclo completo è ben diciassette volte più basso dei non vaccinati (0,4 vs 7,5 per 100.000 abitanti) mentre il tasso di decesso è otto volte più alto nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo (12,5 vs 1,6 per 100.000 abitanti).