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"Eravamo il contatto col mondo"

Dal lockdown alla ripartenza. Santarcangelo vista dalla portalettere Paola

In foto: la portalettere Paola
la portalettere Paola
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 25 ago 2021 10:35
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Da città fantasma (come tante in Italia) al ritorno, quasi, alla normalità. A raccontare l’anno e mezzo della pandemia a Santarcangelo è la portalettere Paola che da tempo si occupa di recapitare corrispondenza e pacchi agli abitanti della zona del borgo antico. “Sono di Rimini ma vivo a Santarcangelo già da più di vent’anni – spiega –. Sono stata assunta a tempo indeterminato in Poste Italiane undici anni fa, ma inizialmente ho lavorato per nove anni a Milano fino a quando ho ottenuto il trasferimento qui in Romagna, nella mia terra“. In una nota diffusa proprio da Poste, Paola racconta del suo lavoro durante la pandemia e con la ripartenza di quest’estate a Santarcangelo: “Nella primavera dell’anno scorso ho lavorato qui nel periodo del lockdown. Sembrava veramente di essere in una città fantasma, e noi portalettere eravamo tra i pochi in giro per lavoro; il nostro veramente non si è mai interrotto. L’azienda ci ha messo a disposizione tutti i dispositivi di protezione individuale e anche fornito precise indicazioni per lo svolgimento del servizio in sicurezza. Spesso per gli abitanti, e soprattutto per le persone anziane, eravamo l’unico punto di contatto con il mondo esterno e ci aspettavano con piacere anche solo per poter scambiare due parole“. La situazione attuale sembra migliorata anche dal suo punto di vista: “Quest’anno è stata meno serrata la chiusura in primavera, quindi si è visto un minimo di movimento di persone. Rispetto alla scorsa estate, adesso ci sono molti più turisti in giro. Ne incontro tanti durante il mio giro per le stradine e lungo le scalinate della parte storica. Qualcuno di loro ogni tanto mi chiede qualche informazione che sono lieta di fornire, conoscendo bene il territorio. La nostra figura è ancora un punto di riferimento e devo dire che in generale c’è molto rispetto per il nostro lavoro“. Paola usa parole dolci per la sua Santarcangelo: “nelle due zone di mia competenza, che comprendono tutto il centro storico e quasi la totalità della zona commerciale, esclusa la parte industriale e artigianale, è piacevole lavorare perché la bellezza del luogo e la quasi assenza di traffico rende tutto più sereno e meno faticoso. Un ambiente totalmente diverso da quello della frenetica e caotica metropoli lombarda in cui ho iniziato il mio percorso lavorativo“. “In questo periodo estivo – prosegue –, in cui c’è qualche giorno in cui ho meno corrispondenza e pacchi da consegnare rispetto al solito, riesco a concedermi anche qualche sguardo più consapevole e rilassato verso alcuni scorci, cui normalmente presto poca attenzione perché impegnata nel servizio, considerandomi fortunata di poterlo svolgere in una località turistica piena di storia e di bellezza come Santarcangelo“. A Paola non sono sfuggiti poi i versi di Tonino Guerra che si incontrano in alcune formelle attaccate ai muri delle case: “quando ci passo davanti – spiega Paola – mi colpiscono e mi fanno sorridere i quattro proverbiali paragoni del calzolaio Pidio, riportati con la traduzione in italiano di fianco. Soprattutto i due che si riferiscono al cibo: “Il pollo si mangia meglio in due: io e lui” e “Quando si mangia bene in quattro, si mangia meglio in tre”“.

Nel Centro di Distribuzione di Via Busca a Santarcangelo lavorano 35 portalettere e 8 addetti alle lavorazioni interne sotto la direzione della responsabile Samantha Pagliarani, competente per il recapito a Santarcangelo e in un vasto territorio che comprende altri dieci comuni limitrofi (Bellaria-Igea Marina, Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, Poggio Torriana, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello e Verucchio). Con una flotta aziendale composta da 30 autovetture e 5 tricicli a motore, vengono raggiunti 25.279 numeri civici, cui corrispondono 34.757 abitazioni/famiglie e 5.033 fra aziende, esercizi commerciali e uffici.