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Via De André, scatta la diffida del Comune: "Pronti all'esproprio dell'area"

In foto: una delle proteste pacifiche dei residenti
una delle proteste pacifiche dei residenti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 21 lug 2021 19:24
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Il Comune di Rimini ha formalmente diffidato l’attuatore del piano particolareggiato di via De André a Viserba ad adempiere ai suoi obblighi entro 30 giorni e quindi avviare la realizzazione delle opere di urbanizzazione previste dal piano. In caso contrario partirà l’iter per procedere con l’azione sostitutiva e completare l’intervento.

Gli assessori Roberta Frisoni e Mattia Morolli hanno incontrato ieri sera i residenti della zona per un nuovo aggiornamento rispetto alle ultime evoluzioni di una vicenda nata dalla mancata realizzazione da parte dell’impresa costruttrice di buona parte delle opere di urbanizzazione che erano a suo carico. È un caso analogo ad altri affrontati dall’amministrazione comunale in questi anni, ma aggravato dal fallimento del soggetto che aveva fornito la garanzia fideiussoria per le opere di urbanizzazione, fatto questo che non ha consentito all’amministrazione comunale di escutere la polizza. La situazione pareva essersi sbloccata nell’autunno scorso, con la manifestazione di un’impresa interessata a completare il piano, la quale è intervenuta realizzando anche lavori di sistemazione delle opere non completate per complessivi 60mila euro. “La trattativa tra privati però – fa sapere il Comunenon è andata a buon fine. Pertanto è stato deciso di attivare l’iter che, dopo aver posto un termine improrogabile all’attuatore per adempiere, consenta poi all’amministrazione di procedere con le procedure dell’azione sostitutiva”.

“Con i residenti di via De André stiamo seguendo passo dopo passo l’evolversi della vicenda – commenta l’assessore alla Gestione del territorio Roberta Frisoni -. In occasione dell’incontro di lunedì sera abbiamo spiegato quali saranno i prossimi step, a partire dalla diffida al soggetto attuatore e alla richiesta di fidejussione. Se, come purtroppo pare probabile, non ci sarà un riscontro, si potrà poi procedere con l’iter finalizzato all’esproprio dell’area e l’avvio dell’azione sostitutiva per il completamento delle opere di urbanizzazione del primo stralcio attese dai residenti. L’amministrazione si sta facendo affiancare dai legali per seguire questa complessa vicenda”.